Le quotazioni di The Graph (GRT) stanno attraversando da sabato 5 novembre scorso una fase di arretramento nel confronto con il dollaro USA. I prezzi sono arretrati dal picco relativo di quota 0.1044 fino ai minimi odierni di quota 0.0864, perdendo circa il 17% prima di avviare un tentativo di reazione, ancora in corso mentre scriviamo.
Le indicazioni tecniche più interessanti per questa crypto giungono dall’analisi del grafico a candele settimanali. A partire dai minimi toccati a metà ottobre a 0.0748, livello più basso di sempre per questa valuta relativamente recente, si sono sviluppate due settimane di recupero che hanno consentito al mercato di tornare a stabilizzarsi sopra la linea degli 0.0850. Quest’ultimo livello coincideva con i “vecchi” minimi di luglio.
Sia per tempistica che per modalità di sviluppo, il recupero ha ricordato molto quello di diverse altre cryptovalute che si erano mosse al rialzo pressappoco nello stesso periodo, dopo aver raggiunto i minimi dell’anno fra il 10 ed il 15 ottobre. Al pari che per queste ultime, intendiamo conservare su The Graph un’impostazione operativa rialzista per il breve periodo, almeno fino al test delle più vicine resistenze di rilievo.
Per chi non lo conoscesse, ricordiamo brevemente che The Graph è un protocollo decentralizzato per l’indicizzazione e l’interrogazione dei dati blockchain. I token GRT sono utilizzati per incentivare i curatori a mantenere dati di alta qualità sulla rete. L’ecosistema di The Graph è in grado di gestire query complesse su grandi insiemi di dati decentralizzati, il che lo rende una piattaforma efficiente per questo tipo di applicazioni, le cosiddette “dApp”.
Dal punto di vista delle potenzialità di investimento, va ricordato che – mentre la maggior parte delle criptovalute si basa sul mining per generare nuovi token e aumentare l’offerta – The Graph utilizza lo staking. In sostanza i possessori di token GRT possono mettere a disposizione di altri utenti le loro monete, e guadagnare commissioni per l’elaborazione delle query sulla rete. Questo tipo di procedura consente una crescita costante senza gonfiare l’offerta, rendendo The Graph un’opzione teoricamente più stabile per gli investitori. The Graph può essere scambiato anche in Italia su diversi crypto exchange, fra i migliori e più noti.
Su grafico a barre da 30 minuti ci concentriamo nella ricerca dei livelli che utilizzeremo come riferimenti operativi nel corso delle prossime 5-10 giornate. Siamo in presenza di un segnale rialzista, per cui ci interessa in particolare la disposizione dei supporti, ossia dei livelli ove si stanno concentrando in questa fase gli ordini di acquisto. Si tratta di quota 0.0885 e quota 0.0830/0837, punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti, in particolare entro venerdì prossimo 13 novembre.
Le proiezioni indicano obiettivi a 0.0995 e 0.1091/0.1105. Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 0.0930. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 0.0830. Mentre sono le 17.34 CET di lunedì 7 novembre, GRT viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 0.0909 dollari, in aumento del +0.88% su base giornaliera.