Le quotazioni di FTX Token (FTT) stanno attraversando una fase molto delicata della loro oscillazione. A partire dagli ultimi massimi significativi raggiunti dalla crypto, quelli del 31 ottobre a 26.99 contro dollaro USA, FTT ha perduto oltre il 20% fino ai minimi di ieri, 6 novembre, toccati a 21.49. Ciò che però rende perplessi è soprattutto l’incremento della volatilità che si è registrato durante questo fine settimana, indicatore di possibile perdita ulteriore di forza della valuta.
I minimi dell’anno sono stati raggiunti da FTT lo scorso giugno a quota 21.02, ma a quanto pare l’ampio recupero che si era sviluppato da tali minimi fino ai massimi di agosto, sopra 32.66, non è stato sufficiente ad innescare nuova motivazione nei compratori, che progressivamente hanno abbandonato le posizioni e non sembrano ancora intenzionati a rientrare. Rispetto all’analisi del 14/10 scorso, il mercato si è inoltre dimostrato incapace di stabilizzarsi sopra l’ex resistenza di quota 26.62, pur avendo provvisoriamente oltrepassato il livello con i massimi già menzionati di fine ottobre.
Ricordiamo a chi non fosse già ferrato sui diversi tipi di cryptovalute, che FTX Token è un protocollo molto particolare, in quanto consente agli utenti di investire in un portafoglio diversificato di asset, inclusi azioni, materie prime e valute. Ai traders vengono messi a disposizione strumenti di investimento avanzati come negoziazione di margini e contratti di opzioni. Tramite il Perpetual Futures Exchange, gli utenti possono negoziare contratti future con leva fino a 101x.
I singoli asset vengono sostanzialmente “tokenizzati”, per cui gli operatori possono dedicarsi alla compravendita di token che rappresentano azioni di autentiche società “reali”, come Tesla o Apple, ottenendo un modo alternativo per investire nei mercati azionari tradizionali senza utilizzare i canali consueti dell’intermediazione.
Il token è supportato dall’exchange FTX, una piattaforma di scambio di criptovaluta di successo fondata nel 2019. La speranza degli investitori è che, progredendo la piattaforma nella sua crescita e nei suoi margini di profitto, anche il valore del token proprietario FTX possa imboccare con stabilità una strada di crescita.
Su grafico a barre da 30 minuti dobbiamo innanzitutto constatare come le resistenze si siano abbassate rispetto all’analisi di metà ottobre. Le resistenze sono i punti ove si concentrano i venditori, ossia, in questo caso, sia gli operatori che vogliono aprire posizioni short, sia quelli che sono rimasti incastrati con posizioni long in perdita. Entrambi stanno piazzando i loro ordini progressivamente più in basso, diffidando nell’effettiva capacità del mercato di impostare nuovi guizzi al rialzo.
Le resistenze aggiornate di quota 23.44/62 e 25.85/26.01 costituiranno altrettanti probabili punti di ripiegamento in caso di rimbalzi, soprattutto entro la fine della settimana in corso. Il segnale tecnico è short su nuovi test almeno della prima resistenza. Le proiezioni indicano obiettivi aggiornati a 20.40 e 19.40/19.50. Lo scenario verrebbe annullato solo dall’eventuale rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 26.01. Mentre sono le 19.14 CET di lunedì 7 novembre, FTT viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 22.30 dollari, sostanzialmente stabile su base giornaliera (+0.13%).
Scusate, scusate, perdonatemi Luigi e Gianluca, lo so che sono a casa vostra e che mi permetto di scrivere cose che non c’entrano con l’argomento, ma avete visto reef stanotte, cacchio avevo messo la vendita un po più in su e non me l’ha presa, però guardatela………….. avete visto?
Ecco e poi non ditemi che il nonno non è un cazzo di genio!!!!!😘😘 un bacino a tutti e due perdonatemi.