Chi non muore, verrebbe da dire, si rivede. E si rivede quasi in doppia cifra. È il caso di Astar, ecosistema legato a Polkadot che ha stretto proprio nelle scorse ore un importante collaborazione con uno dei giganti del settore telecomunicazioni a livello mondiale. Un accordo che ha fatto schizzare in alto il prezzo di $ASTR alle stelle, in una giornata complessivamente molto dura per le cripto e per Bitcoin.
Una corsa che non è affatto frutto di una singola manovra speculativa, ma che rivela un percorso di crescita molto importante per tutto il comparto che ruota intorno ad Astar, nonché la sua capacità di farsi vettore di accordi commerciali molto importanti, con gruppi che contano non solo a livello locale.
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Accordo di Astar con il gigante giapponese delle telecomunicazioni
L’accordo che è stato diffuso qualche ora fa è di quelli estremamente importanti, sia per il profilo di prestigio che sarà in grado di donare ad Astar, sia per i possibili volumi che potrebbero arrivare sul protocollo.
L’annuncio è stato dato direttamente da Motoyuki Li, che dal 2020 è CEO di NTT DOCOMO, che ha appunto indicato la collaborazione con Astar per i futuri sviluppi dell’azienda in senso Web 3. Cosa che va ad aggiungersi ad una presenza già importante di Astar a livello commerciale in Giappone, dove sarebbe già uno dei protocolli più utilizzati.
La collaborazione prevede un investimento di circa 4 miliardi di dollari complessivamente nei prossimi sviluppi Web 3 del mercato delle telecomunicazioni, con il grosso della cifra che sarà iniettato sul mercato per superare ostacoli all’adozione.
Cosa ancora più importante è che Astar e NTT Docomo lanceranno una Società in comune per il 2023 che servirà proprio a questi scopi. La notizia non poteva che far schizzare in alto il valore del token che è collegato a questo protocollo, ovvero $ASTR. Progetto che tra quelli che sono nell’orbita di Polkadot è forse quello che sta dimostrando maggiore mordente commerciale.
Una notizia buona solo per il breve periodo?
A nostro avviso no. L’impegno di giganti come NTT Docomo non è questione che può riguardare soltanto il breve periodo, in particolare date le somme che il gruppo ha interesse a mettere a disposizione della prossima società al fine di migliorare l’adozione delle tecnologie Web 3.
L’intenzione sarebbe quella di basarsi anche su una base di utenti di NTT Docomo che sfiora i 90 milioni di utente, per un gruppo che è quello storico della telecomunicazione in Giappone. Una partnership per intenderci di quelle da prima pagina di giornale. E che vedrà parte dell’accordo, anche se indirettamente, anche lo stato giapponese, che detiene ancora circa un terzo delle azioni del gruppo.
Ben fatto ad Astar, per uno sviluppo da noi ritenuto più che interessante in particolare durante una giornata ad alta, anzi ad altissima tensione per quanto riguarda tutto il comparto cripto, ancora impelagato nella querelle tra FTX e Binance.