La cryptovaluta NEO ha avviato la settimana in corso nel peggiore dei modi, e sta proseguendo anche oggi al ribasso, sulla scia della forte pressione in vendita che è maturata dopo il picco relativo del 5 novembre scorso a 9.19. I prezzi si stanno mantenendo mentre scriviamo sopra alla linea dei nuovi minimi toccati appena ieri a 6.81, che costituiscono il valore più basso raggiunto da questo mercato sin dall’aprile del 2020. Ciononostante, non si stanno formando i caratteristici segnali tecnici che solitamente anticipano la formazione di un rimbalzo, per cui consideriamo molto probabile che il raggiungimento di nuovi minimi ancora più bassi sia ormai questione di ore.
Il grafico a candele mensili riassume perfettamente lo scenario tecnico che dovremo seguire nel corso delle prossime 5-10 giornate almeno. Il mercato aveva creato una solida base di supporto di lungo periodo in zona 7.80/7.90. Da giugno in poi tale supporto era stato ripetutamente messo sotto pressione dai prezzi che, tuttavia, mai erano riusciti a spingersi al ribasso oltre i provvisori 7.35 fatti registrare a ottobre. Il “cambio di passo” è avvenuto dopo che il mercato, il 5 novembre scorso, ha intercettato il target rialzista che era stato fissato con l’analisi dello scorso 12/10 a 8.97. Di lì in poi, soddisfatto il segnale di rimbalzo che si era formato a metà ottobre, i compratori hanno perduto stimoli ed hanno preso ad abbandonare le posizioni rialziste.
Per chi non lo conoscesse, ricordiamo che NEO si differenzia dalle altre cryptovalute per diversi aspetti, primo dei quali il suo modello di investimento, che consente la proprietà diretta e l’investimento in asset come immobili e azioni. NEO offre inoltre supporto per più linguaggi di programmazione, il che rende più semplice il lavoro degli sviluppatori che intendono costruire sulla piattaforma.
Il suo schema di governance incorpora sia gli algoritmi che il voto dei detentori dei token GAS della valuta. Questo modello consente una maggiore flessibilità nel processo decisionale e un livello più elevato di decentramento. Un altro aspetto unico di NEO è l’utilizzo della Byzantine Delegated Fault Tolerance (dBFT), un meccanismo di consenso progettato per migliorare la velocità e la sicurezza delle transazioni. Queste caratteristiche uniche rendono NEO un’interessante opportunità di investimento nel mercato delle criptovalute.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo identificare a 7.62/7.68 ed a 8.45/8.53 le due nuove resistenze che si sono venute a formare durante l’accelerazione ribassista di questi giorni. Le proiezioni indicano un target di tendenza a 4.55; al momento non sono visibili altri obiettivi di rilievo più vicini. Sulla strada per il target è posto un supporto intermedio a 6.54, entro cui potrebbe scattare qualche provvisorio recupero in direzione delle resistenze, che tuttavia costituiranno altrettanti probabili punti di ripartenza del ribasso.
Il segnale tecnico è short su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 7.02. Vogliamo evitare di intervenire da prezzi troppo bassi, per mantenere un teorico rapporto rischio/beneficio il maggior possibile a nostro favore. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 8.53. Mentre sono le 14.31 CET di mercoledì 9 novembre, NEO viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 6.99 dollari, in calo del -6.05% su base giornaliera.
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