Questa volta è il Chief Operating Officer, il direttore operativo, ad abbandonare Coinbase. Dopo un incredibile round di finanziamenti da 300 milioni di dollari nello scorso anno, al momento l’azienda si trova a corto di manager: citando sempre motivazioni diverse, la gran parte dei suoi leader se ne sono andati.
Il caso più recente è avvenuto oggi: si tratta di Asiff Hirji, che si era unito all’azienda alla fine del 2017 lasciando TD Ameritrade per lavorare presso l’exchange. La dichiarazione ufficiale è avvenuta con un comunicato stampa su Bloomberg.
Hirji è stato un manager storico per Coinbase. Si deve in gran parte alla sua capacità di negoziazione il round di finanziamenti da 300 milioni di dollari concluso lo scorso anno, che ha portato l’azienda ad essere valutata 8 miliardi di dollari. Tutto questo proprio mentre Coinbase cerca di recuperare il terreno perso rispetto a Binance e BitMEX, lavorando sulla possibilità di offrire anche ai propri clienti il trading di criptovalute con margine.
Coinbase, a livello mondiale, soffre per il turnover dei suoi manager. Negli Stati Uniti rimane comunque il servizio di punta, arrivando a rappresentare in media il 50% dei volumi di trading giornalieri che avvengono su exchange regolamentati. Rispetto allo scorso anno la crescita dell’azienda fa segnare +17%, e le criptovalute custodite nei wallet dell’exchange hanno un controvalore che supera il miliardo di dollari.
Malgrado quello che succede ai vertici dell’azienda, questa sembra comunque prosperare. Il problema che gli analisti sollevano riguarda l’orizzonte di medio-lungo termine: in un mercato dove il vero valore è rappresentato dal futuro, il management deve essere molto coeso. Altrimenti si rischia che le visioni dell’uno vengano a mancare quando viene sostituito dall’altro, dando vita ad un turbinio di decisioni che non hanno coerenza tra loro.
Per quanto riguarda la vicenda attuale, l’azienda ha indicato Emilie Choi, già importante dirigente di Coinbase, come principale indiziata per subentrare nel ruolo di COO. La Choi si è anche distinta per la sua carriera precedente, avvenuta negli uffici di Yahoo e LinkedIn, per cui si prospetta una valida sostituta.
Il direttore operativo si aggiunge così al vice-presidente Adam White ed al CTO Balaji Srinivasan. Altre figure chiave hanno lasciato l’exchange nell’ultimo anno, tra cui Dan Romero, che è stato fondamentale per Coinbase fin dai suoi albori. Nessuno rivela particolari problemi con i co-fondatori del servizio, ma sembra evidente che dietro a tutti questi addii ci siano problemi contrattuali o personali.
Coinbase ha per lungo tempo adottato una strategia minimalista: pochi servizi, poche criptovalute, massimo livello di efficacia ed efficienza nelle operazioni. Nell’ultimo anno l’exchange ha aggiunto cinque nuove criptovalute, rinnovando la sua offerta al pubblico. Nel frattempo sta lavorando sul fatto di offrire il trading con leva finanziaria ai suoi clienti, ma sta anche rendendo più cruciale per lo sviluppo del business il ruolo di wallet.
La domanda è se questi sviluppi paralleli siano il frutto di una strategia di espansione a tutto tondo o l’eredità di singole direzioni in cui singoli direttori hanno chiesto di lavorare. Sarà interessante osservare quali saranno i dati futuri dell’azienda, ma sarà altrettanto interessante scoprire se altri manager prenderanno la strada di Asiff Hirji.
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