Questa è forse la comunicazione più importante della nostra storia recente. Criptovaluta.it ha vissuto un anno fantastico nel 2022, nonostante un mercato avido di soddisfazioni per tutti. Il 2022 verrà ricordato come l’anno nel quale siamo diventati testata ufficialmente registrata, così come l’anno che ci ha garantito importanti riconoscimenti da parte della stampa nazionale e internazionale.
Criptovaluta.it è costantemente al lavoro per offrire ai propri lettori un’esperienza migliore in termini di informazione, comprensione dei mercati cripto e degli intermediari che operano in questo spazio.
Alla luce degli ultimi eventi che hanno colpito FTX diventa pertanto necessario per noi prendere una decisione drastica ma necessaria. Con eccezioni che andremo a spiegare all’interno di questo comunicato, riteniamo necessaria un’ulteriore scrematura degli exchange di criptovalute e degli intermediari che offrono accesso a questo mercato.
FTX ha chiuso i battenti nel giro di 24 ore e ha sconvolto un mercato già in enorme sofferenza. Non ci interessa il prezzo di Bitcoin o delle altre criptovalute, ma che i nostri utenti che leggono le nostre recensioni e i nostri consigli siano certi di affidarsi ad intermediari che offrono il massimo livello di sicurezza.
Per quanto si tratti di una soluzione imperfetta, riteniamo che la Proof of Reserves – se implementata correttamente dagli exchange – possa essere comunque un segnale forte da parte degli intermediari per garantire i depositi dei clienti e il fatto che siano sempre disponibili.
Per questo motivo nei prossimi giorni saranno eliminati e comunque non più consigliati:
Saranno previste delle eccezioni, momentanee e non, che andremo a spiegare al fine di rendere la nostra traiettoria il più possibile chiara.
Riconosceremo a tutti gli exchange che hanno trovato ospitalità sulla nostra testata un periodo di grazia di 14 giorni prima di prendere posizione su tale problematica.
Il periodo è da considerarsi operativo dalla data di pubblicazione di questo comunicato.
Riteniamo che sia valido un audit di terze parti riconosciute come autorevoli nel settore e non o altri di controlli ai quali, ad esempio, devono sottoporsi i soggetti quotati in borsa.
In ulteriore alternativa riteniamo, in assenza di altri problemi, validi quegli operatori che siano sottoposti a sufficiente scrutinio da parte delle autorità preposte nell’ambito dell’Unione Europea.
Le piattaforme di crypto trading che abbiamo inserito all’interno della nostra piattaforma sono tutte regolate dalle leggi europee e presentano dei meccanismi di verifica (anche dei fondi) da parte delle autorità preposte.
Nessuna di queste presenta un rischio per i depositi dei clienti e non hanno pertanto bisogno di essere sottoposte allo stesso vaglio.
Per quanto siano già presenti sul nostro sito wallet che offrono tutto quanto serve per fare custodia in proprio delle criptovalute e Bitcoin, la redazione di Criptovaluta.it sta valutando di inserire all’interno degli intermediari analizzati e consigliati anche piattaforme che offrano acquisto e gestione non custodial.
Per offrirvi la migliore esperienza possibile, il nostro staff analizzerà le diverse soluzioni presenti sul mercato al fine di offrire una scelta sicura e ampia.
Il mercato delle criptovalute e i suoi operatori stanno vivendo un momento di grave crisi e tutti sono sospetti, nessuno escluso. Consigliamo ai nostri lettori di detenere le proprie criptovalute su wallet propri e al tempo stesso di evitare qualunque tipo di acquisto di token che siano legati ad exchange.
Vi aggiorneremo il prima possibile sulle nostre decisioni in relazione agli operatori che continueranno a fare parte della nostra selezione.
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Vedi Commenti
Vi seguo con interesse da anni. Il crack FTX è a mio parere peggio di quello di Terra in considerazione del fatto che stiamo parlando di un exchange e neanche troppo piccolo. La domanda è: c'è margine di credibilità per chi resta o solo reputazione? È un mercato che può riprendersi prima o poi quello che criptovalute?
Ciao e grazie
Ciao Dario e grazie a te! Sì, c'è margine di credibilità per chi resta. Vediamo chi farà passi avanti per la trasparenza. Fortunatamente in molti hanno risposto all'appello che il mercato richiedeva.
Possiamo dire che questo è probabilmente l'articolo poi inutile della vostra storia.
Un acchiappa like ed utenti con titoli sensazionali e vuoti.
Riassunto dell'articolo: vi diremo gli exchange più sicuri e trascureremo quelli più rischiosi. Stop
Ok hai letto bene il riassunto.
Anche Binance farà la stessa fine?
Cari Luigi e Gianluca, purtroppo certa gente ha serie difficoltà di comprensione del testo.
Ma dico io per tutto l'olimpo!
Ma qui state dicendo che non ospiterete più, o non farete più pubblicità, ( quello che è non mi interessa, di qualcosa criptovaluta.it si dovrà pur nutrire, mica solo di aria, filosofia e minchiate di Giorgio.)
A exchange che non dimostrano di poter proteggere i vostri e i loro utenti e la gente si lamenta............
Per me siete anni luce sopra la CONSOB....i miei complimenti
Caro Giorgio, mio nonno che non aveva studiato usava ricordarmi che se prendiamo a calci ogni sasso che incontriamo, torniamo a casa senza scarpe.
I nonni!! Gente a cui si deve un grande rispetto.
Mio nonno avrebbe detto che è inutile spiegare alcune cose a certe gente perche: " l' è tam sciuscia ' una zocura!"
Cioè, è come ciucciare una Ciabatta, non ne ricavi niente!
😃😃 evviva i nonni.
Non eravate gli stessi che dicevano "ftx nessuna insolvenza, si risolverà tutto"?
Siate abbastanza ridicoli
Ciao Gigi, credo tu ti stia confondendo. Siamo quelli che hanno intervistato FTX che ha detto "nessuna insolvenza, si risolverà tutto". Ciao e buona giornata
Siamo quelli che fanno informazione in maniera chiara e trasparente come testata giornalistica.
Un caro saluto
il ceo di coinbase ha affertato che la società non ha niente a che fare con ftx e alameda quindi, a meno che non avete decine di migliaia di euro sull'exchange, potete tenerli. io personalmente c'ho qualche migliaio e li terrò lì, da altri exchange tiro fuori
Buongiorno.
Domanda.
Ho letto che FTX rispondeva alla normativa MiFID dell'unione europea a tutela dei clienti. Sapete se risulta veritiera la notizia? E' possibile avere maggiori chiarimenti su tale normativa e sulla sua reale efficacia?
Grazie, Gianluigi.
Ma per uphold c'è qualche rischio? Io li ho un po' di cardano in staking, fornite una lista o dei modi per controllare la validità tramite altri enti considerabili validi