Il fallimento di FTX è stato forse lo scossone di cui una buona parte del settore aveva bisogno. Alla lunga serie di exchange che hanno deciso di introdurre al proprio interno meccanismi di Proof of Reserves, ovvero dei sistemi per permettere agli utenti di verificare la presenza dei loro coin e token, si è aggiunto anche Crypto.com.
Il messaggio è stato diffuso dal CEO del gruppo Kris Marszalek direttamente su Twitter, al termine di una due giorni che aveva portato nel girone dei dubbiosi un po’ tutti, situazione più che comprensibile dopo quanto accaduto appunto a FTX.
Uno degli exchange che era stato più discussi nelle scorse ore diventa dunque a prova di trasparenza, con Crypto.com – vai qui per ottenere il tuo conto gratuito con bonus incluso che va dunque ad aggiungersi ad una lista che si è fatta già relativamente lunga di exchange che procederanno, o meglio, che hanno detto di voler procedere in tal senso.
Una notizia che dopo l’aggiornamento delle nostre policy sugli exchange accogliamo ovviamente con la giusta dose di ottimismo, mentre attendiamo i passi concreti che chi ha promesso la Proof of Reserves farà per dare seguito al suo impegno. Comunque un buon segnale, con almeno una parte del mercato che sembrerebbe voler sfruttare la lezione pagata a carissimo prezzo.
Certo, i più maliziosi (e c’è da esserlo, soprattutto in questi ultimi giorni), diranno che si tratta soltanto di un annuncio per adesso. E questo è assolutamente vero. Sta di fatto che per il momento abbiamo questo e di questo dovremo cercare di accontentarci, tenendo anche conto del fatto che certe implementazioni non possono avvenire dall’oggi al domani.
Di cosa parliamo? Del fatto che anche Crypto.com ha deciso di aggiungere al proprio sistema la Proof of Reserves, ovvero un meccanismo (in realtà piuttosto complesso) che permette a tutti gli utenti di verificare la presenza e la consistenza dei loro depositi. In altre parole un sistema che, seppur perfettibile, offrirebbe qualche garanzia in più agli utenti, evitando così che si ripeta quanto abbiamo visto in questi giorni con FTX.
Condividiamo la convinzione che dovrebbe essere necessario per le piattaforme cripto condividere pubblicamente proof of reserves e Crypto.com pubblicherà le nostre proof sottoposte a audit. Questo è un momento critico per l’intera industria. La trasparenza è più importante che mai e la sicurezza degli utenti e dei fondi rimane la priorità. Richiede un impegno pieno e collettivo. Riportare fiducia nella nostra categoria richiederà del tempo, ma è su di noi la necessità di mandare un messaggio forte al mondo, dicendo che siamo degni di fiducia come piattaforme.
Un messaggio che è stato raccolto come una sorta di sospiro di sollievo per un settore in pieno stato paranoico e dove tutti, nel giro di poche ore, sono divenuti sospetti. Vedremo poi quali saranno le tempistiche, nonché quali saranno le modalità tramite le quali Crypto.com darà seguito a questa sua promessa.
Crypto.com non è il primo exchange a fare un comunicato del genere. Anche OKX, KuCoin, Poloniex e Huobi hanno fatto un annuncio in tal senso, senza dimenticare anche l’impegno di Binance.
Vale anche la pena di ricordare che Kraken ha già da tempo implementato una soluzione del genere e quindi non potrà fare parte della lista di exchange che introdurranno questo nuovo livello di trasparenza, dato che già la offre.
Con il livello di paranoia che, lo ripetiamo ancora una volta, ha correttamente raggiunto livelli massimi, noi di Criptovaluta.it continuiamo per quanto ci sia possibile a monitorare la situazione.
Ieri lo abbiamo fatto ritirando e depositando continuamente su diverse chain. Fatta eccezione per la limitazione (con ottime ragioni) imposta per gli stablecoin su rete Solana tutto è andato a buon fine. In caso contrario, sareste stati cari lettori i primi a saperlo. Continueremo, anche in una fase così complessa a rimanere vigili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
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Mi piace l'idea che Crypto.com ha deciso di aggiungere al proprio sistema la Proof of Reserves.
Speriamo bene per tutto il mercato...