Blockchain entra – di nuovo – nel mondo della finanza dalla porta principale. Secondo una notizia diffusa da Forbes, Vanguard, il principale gestore di fondi a livello mondiale, avrebbe appena implementato tecnologia blockchain per la gestione di oltre 1.300 miliardi di dollari di asset, secondo quanto riportato da Forbes.
Vanguard è popolare nel mondo finanziario per essere non solo una delle società che per prime hanno diffuso fondi e indici come possibilità di investimento per il grande pubblico, ma anche per essere una delle società più antiche del settore.
Secondo sempre quanto riportato da Forbes, il sistema sarebbe già all’opera da Febbraio in contesto produttivo e gestirebbe, per il momento, circa il 25% dei volumi spostati e gestiti da Vanguard stessa.
L’implementazione è frutto della collaborazione tra Vanguard e Symbiont, start-up di New York che impiega al momento soltanto 75 specialisti.
Symbiont è specializzata in prodotti finanziari basati su blockchain, che offrono funzionalità avanzate per il trading, nonché strumenti ulteriori – ad esempio per registrare tutti gli eventi che occorrono per la durata di un mutuo.
Vale la pena di sottolineare inoltre che per la nuova gestione Vanguard sta utilizzando gli stessi dati che utilizzava a partire dal 2012, con il passaggio però dalla gestione manuale ad una gestione completamente automatizzata, ricorrendo appunto ad un sistema basato su blockchain.
Il database implementato inoltre da Symbiont, Assembly, permette la sincronizzazione immediata di tutti i dati che arrivano da CRSP – il centro dati e studi utilizzato da Vanguard – permettendo così di gestire gli indici senza l’intervento umano.
Chi è esperto di queste vicende saprà bene che un risultato del genere sarebbe stato ottenibile anche tramite il ricorso a tecnologie, per così dire, del secolo scorso.
Quello che blockchain aggiunte all’equazione è la certezza che nessuno sia in grado di manomettere i dati. Blockchain è in grado di comportarsi come un soggetto terzo in grado di gestire autonomamente – e esternamente – i dati in modo distribuito.
Per il momento il progetto è ad esclusivo vantaggio di Vanguard, ma non è detto che per il futuro il sistema non sarà accessibile ad altre istituzioni e ad altri operatori.
Secondo quanto diffuso da Vanguard, ci sarebbero diversi operatori finanziari che stanno già testando la tecnologia proprio a questi scopi.
Vanguard per il momento non è ancora pronta per affidare tutte le sue operazioni a tecnologie basate blockchain. Secondo quanto affermato però da Pennington, capo del team di sviluppo fintech della società, il futuro dell’azienda potrebbe dirigersi proprio verso quella direzione.
Non è la prima delle notizie che riguardano l’introduzione di blockchain in ambito finanziario.
Ciò che è particolarmente importante però in questo contesto è l’utilizzo di blockchain per asset e quote che ammontano a 1.300 miliardi di dollari. Una cifra incredibile, che il grosso dei gruppi finanziari può soltanto sognare di gestire.
Un altro grande successo per quella che è la tecnologia, almeno per il momento, del secolo per quanto riguarda il settore finanziario e bancario.
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