La sessione di oggi sta facendo registrare un ritorno delle vendite su Zcash (ZEC), dopo che appena ieri, giovedì 9 novembre, la valuta digitale aveva effettuato un balzo di quasi il 20% dai minimi del giorno prima, a quota 33.56.
Cominciamo col dire che la volatilità-record misurata in queste ultime tre giornate non è caratteristica peculiare di Zcash, ma ha coinvolto indiscriminatamente tutte le crypto quotate, a seguito del crack della piattaforma FTX, in merito al quale stanno tuttora continuando a filtrare clamorose indiscrezioni. Anche la tempistica dei movimenti è stata sostanzialmente identica per tutte le valute digitali: raggiungimento di minimi il giorno 9 novembre in intensa accelerazione ribassista; forte rimbalzo il giorno 10; ripresa delle vendite oggi, venerdì 11.
Come possiamo constatare su grafico a barre da 30 minuti, Zcash presenta adesso nuove resistenze, formatesi in fase di arretramento, a quota 41.05/41.55 ed a quota 47.24/47.80. Le resistenze costituiranno altrettanti potenziali punti di ripartenza del ribasso in caso di recuperi, particolarmente se fra oggi e mercoledì prossimo, 16 novembre.
Le proiezioni indicano obiettivi a quota 32.70 e 29.00/29.10. Il segnale tecnico è short solo su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 40.70. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 47.80. Mentre sono le 15.43 CET di venerdì 11 novembre, ZEC viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 37.82 dollari, in calo del -3.67% su base giornaliera.
Passiamo a Monero (XMR), altra crypto pesantemente coinvolta nella franata di questa settimana. La moneta ha fatto appena in tempo a raggiungere almeno il primo target rialzista, quota 161.60/70, che avevamo indicato con le ultime analisi. Subito dopo aver toccato massimi relativi a 162.03, XMR è infatti crollata fino a 115.37, lasciando sul terreno quasi il 29% in poco più di quattro giorni.
Si tratta, paradossalmente, di una delle migliori performance registrate in termini assoluti nel crypto-spazio. E’ chiaro tuttavia che, l’essere andata “meno peggio di tante altre”, non è sufficiente a generare per Monero un ritorno di interesse a breve da parte degli investitori. Ci aspettiamo anzi che la situazione grafica possa degenerare ulteriormente fin dal fine settimana.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo distinguere a 134.30/134.50 ed in area 142.60/145.70 le principali resistenze di breve periodo. Tali livelli fungeranno da probabili punti di ripartenza del ribasso in caso di nuovi recuperi, particolarmente fra oggi e mercoledì prossimo, 16 novembre. Le proiezioni fissano obiettivi a 109.90 e 94.80. A causa della forte volatilità attuale, non sono visibili al momento altri riferimenti tecnici di rilievo più vicini.
Il segnale tecnico è short su ritorni alle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 126.30. Vogliamo evitare di intervenire a mercato da prezzi troppo bassi, per cercare di ottenere un teorico rapporto rischio/beneficio il più possibile favorevole. Lo scenario verrebbe annullato dall’eventuale rottura rialzista di quota 145.70, con una chiusura su grafico a 30 minuti. Mentre sono le 16.04 CET di venerdì 11 novembre, XMR viene passato di mano sui migliori exchanges mondiali a 125.57, in calo del -5.55% su base giornaliera.
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