Le quotazioni di Synthetix (SNX) hanno raggiunto anche oggi nuovi minimi, per la precisione a quota 1.54, portando fino al -44.80% le dimensioni del braccio ribassista che sta scendendo dai massimi relativi del 5 novembre, a 2.79. Si tratta di una performance che pone SNX fra le peggiori crypto. Se da un lato, infatti, la prestazione molto negativa non è dissimile da quella di molte altre valute digitali, che si trono trovate coinvolte loro malgrado nel crypto-crollo della scorsa settimana, d’altro canto dobbiamo sottolineare l’assenza assoluta di tentativi di reazione di un qualche rilievo.
Lo scenario tecnico va del tutto rivisto rispetto all’analisi del 5 novembre. Dopo quella data, infatti, i valori erano riusciti solo ad intercettare per pochi minuti l’ex resistenza intermedia di quota 2.78, ma se ne sono fatti respingere con violenza rinnegando appeno lo scenario rialzista. Su grafico a barre da 30 minuti si sono formate nuove resistenze a 1.72/73 ed a 1.93/95 che costituiranno, in caso di nuovi recuperi, altrettanti probabili punti di ripartenza del ribasso.
Ci aspettiamo l’allargamento della debolezza fino al nuovo target principale di quota 1.22/23, da raggiungere passando per un primo target intermedio a 1.39. Il segnale tecnico è short solo su nuovi test almeno della prima resistenza, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 1.68. Lo scenario descritto verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1.95. Quando sono le 18.33 CET di lunedì 14 novembre, SNX viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 1.66, dollari, in rialzo del +5.73% su base giornaliera.
Passiamo ora ad analizzare Elrond (EGLD), valuta che ricopre attualmente il 40mo posto nella speciale classifica delle monete digitali più capitalizzate a livello globale. A seguito dello scandalo legato al crack di FTX, notizia di cui tuttora ci stiamo occupando con dovizia di informazioni, anche EGLD ha dovuto cedere alla marea ribassista che ha coinvolto indiscriminatamente tutto l’oceano crypto. Qui, in particolare, gli effetti del sell-off generalizzato si sono sentiti nelle giornate di martedì e mercoledì scorsi (8-9 novembre), durante le quali un surplus di volatilità ha sballottato i prezzi al ribasso, fra ripetuti cambi di tendenza, da quota 59.00 a quota 39.94.
Durante questo fine settimana Elrond ha cercato di effettuare un recupero, ma finora non si sono formate indicazioni di inversione al rialzo, per cui dobbiamo considerare ancora dominante il quadro ribassista. Quello che invece si è formato sono due nuove resistenze, visibili su grafico a barre da 30 minuti, posizionate a 48.95/49.45 ed a 54.50/55.00. Entrambe le resistenze costituiranno punti di probabile ripresa del ribasso in caso di recuperi, soprattutto se entro la fine della settimana in corso (=domenica prossima, 20 novembre).
Le aspettative sono di riavvicinamento provvisorio alle resistenze, seguito dalla ripartenza del ribasso fino a 37.15/37.45, attuale target. Il segnale tecnico è short ma solo su riavvicinamenti almeno alla prima resistenza, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 48.28. Vogliamo evitare di intervenire short da prezzi inferiori, per non andare incontro ad un posizionamento sfavorevole in termini di teorico rischio/beneficio; se non ci sarà un riavvicinamento alla prima resistenza, ci limiteremo a restare alla finestra. Lo stop al segnale tecnico va posto in rottura della seconda resistenza, con una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 55.00. Quando sono le 18.57 CET di lunedì 14 novembre, EGLD viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 44.19 dollari, in aumento del +2.36% su base giornaliera.
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