Le quotazioni di Internet Computer (ICP) stanno oscillando dallo scorso martedì 8 novembre entro l’ampio range laterale compreso fra 3.49 e 4.41, mediante ripetuti ed improvvisi cambi di tendenza. Il movimento descritto si è sviluppato come risposta alla franata ribassista della scorsa settimana, che ha coinvolto senza distinzioni praticamente tutte le crypto quotate. ICP è peraltro sceso persino oltre le originali aspettative, avendo largamente raggiunto e sfondato al ribasso anche la linea dei 4.54, che era stata indicata nell’ultima analisi come target ribassista principale.
Su grafico a barre da 30 minuti sono ben visibili ne nuove resistenze venutesi a formare in fase di discesa a quota 4.13/16 ed a quota 4.64/4.69. Si tratta di livelli posti più in basso rispetto alla prima settimana di novembre, ad indicare anche intuitivamente un aumento della pressione ribassista da parte dei venditori. Le resistenze rappresentano infatti i punti ove si presuppone stiano concentrandosi gli ordini di vendita. Entrambi i livelli costituiranno punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di recuperi, soprattutto se entro la fine della settimana in corso (=domenica 20 novembre).
Il segnale tecnico è short su riavvicinamenti almeno alla prima resistenza, da prezzi in ogni caso non inferiori a 4.05. Vogliamo evitare di intervenire short troppo lontani dalle resistenze, per non incorrere in un teorico rapporto sfavorevole fra rischio/beneficio. Le proiezioni indicano obiettivi già attivi a 3.24 e 2.97. Lo scenario descritto verrebbe accantonato e rivisto solo nell’eventualità di rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 4.69. Quando sono le 19.28 CET di lunedì 14 novembre, ICP viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 3.93 dollari, in calo del -0.51% su base giornaliera.
Passiamo a Filecoin (FIL), ossia a quella che attualmente è la 32ma valuta digitale più capitalizzata a livello globale. Inevitabilmente, anche in questo caso dobbiamo per prima cosa evidenziare le forti perdite della scorsa settimana che, come detto, hanno accomunato l’intero comparto crypto senza eccezioni di rilievo. Una nota di cauto ottimismo si può però cogliere sul grafico di Filecoin, in virtù della presenza di un forte livello di supporto di lungo periodo posto in coincidenza dei minimi dello scorso 11 agosto, toccati a 4.07.
Sebbene le quotazioni si siano spinte mercoledì 9 scorso anche più sotto del supporto, facendo registrare i nuovi minimi storici assoluti a quota 3.99, la violazione dei 4.07 non è infatti mai stata confermata da chiusure su grafico daily. Il giorno 10 si è inoltre sviluppato un rapido tentativo di recupero che, per il momento, non è riuscito ancora ad innescare una risposta congrua da parte dei compratori, ma che comunque ha permesso la formazione di nuovi supporti su grafici intraday, a scansione di 30 minuti.
I livelli tecnici di maggior interesse operativo sono, in questa fase, i nuovi supporti di quota 4.07/4.10 e quota 3.90. Entrambi costituiranno punti di probabile reazione in caso di nuovi arretramenti, in particolare se entro la fine della settimana in corso (=domenica prossima, 20 novembre). Sulla tenuta dei supporti poggiano aspettative di raggiungimento delle resistenze/target a 4.80 e soprattutto 5.00/5.03, raggiunta la quale dovremo attendere segnali prima di aggiornare di nuovo lo scenario.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da prezzi non superiori a 4.32. Lo scenario verrebbe annullato dall’eventuale violazione di 3.90 con una chiusura su grafico a 30 minuti. A tale condizione si aprirebbero fin da subito spazi al ribasso fino a 3.50 e 3.27. Quando sono le 19.53 CET di lunedì 14 novembre, FIL viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 4.32 dollari, in aumento del +0.23% da ieri.