Le quotazioni di Stellar Lumens (XLM) stanno oscillando da tre sedute nel range relativamente stretto compreso fra 0.0944 e 0.0885, nel cambio contro dollaro USA. In buona sostanza, come ben visibile su grafico a candele settimanali, il mercato si sta stabilizzando all’incirca a circa metà strada fra gli estremi dell’oscillazione degli ultimi giorni, estremi registrati il 9 novembre (minimo a 0.0792) ed il 10 novembre scorsi (massimo a 0.1006).
Questo tipo di comportamento dei prezzi va a braccetto con l’attuale indecisione degli operatori, che si sono ritrovati sin dall’inizio del mese di novembre con un’evidente e improvvisa ripartenza della pressione ribassista. Lo scenario si è ulteriormente aggravato a causa del burrascoso sell-off patito la scorsa settimana dall’intero comparto crypto, a seguito del fallimento della piattaforma di scambi FTX. Si tratta di un evento che ha influenzato pesantemente gli scambi, in quanto è stata colpita direttamente la fiducia degli investitori, e ciò ha contribuito a togliere liquidità dal mercato proprio nel momento in cui ce n’era più bisogno.
Proprio mercoledì scorso, 9 novembre, è “saltato” l’importante supporto di quota 0.1023 indicato con le ultime analisi, livello su cui poggiavano tutte le nostre aspettative per la prosecuzione di un moto di recupero nel corso del mese di novembre. Sono già stati raggiunti minimi a 0.0792, sui livelli più bassi degli ultimi due anni, e si sta anche già formando una fase di consolidamento alla rottura ribassista del supporto di lungo periodo, posto in area 0.0980/0.1030.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo visualizzare con maggiore accuratezza l’azione dei prezzi che si è sviluppata a partire dagli ultimi minimi, con un iniziale forte rimbalzo, cui ha fatto seguito un progressivo assestamento in zona 0.0900. Nell’occasione si sono formate nuove resistenze a 0.0925/0933 ed a 0.1018/1030, che nel corso delle prossime 5-10 giornate costituiranno altrettanti punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di recuperi.
Le resistenze sono i luoghi ove si stanno presumibilmente concentrando in questa fase i venditori, e la loro tenuta è condizione necessaria affinché venga mantenuto attivo il segnale ribassista ora in vigore. Le probabilità pendono al ribasso in prospettiva di raggiungimento di nuovi minimi. Gli obiettivi sono posti a 0.0802/0807 e 0.0740/0749. Il segnale tecnico è short su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 0.0921. Su prezzi più bassi meglio non intervenire; ci si troverebbe infatti con un rapporto teorico fra rischio/beneficio non sufficientemente a favore.
Lo scenario tecnico descritto verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 0.1030. Nel frattempo, mentre sono le 18.23 CET di giovedì 17 novembre, XLM viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 0.0894 dollari, pressappoco stabile da ieri (-0.27%).
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