Le quotazioni di Wrapped Bitcoin (WBTC) si stanno lentamente riprendendo dall’ondata di vendite che ha colpito sostanzialmente tutto il mercato crypto la scorsa settimana. I prezzi, nelle sole due sessioni di martedì 8 e mercoledì 9 scorso, hanno effettuato un’escursione ribassista del -33.70% circa da quota 23672 a quota 15692 contro dollaro USA, raggiungendo le valutazioni più basse da novembre 2020.
Il grafico a candele settimanali evidenzia con precisione l’attuale contesto tecnico, che vede i prezzi relativamente lontani dalle prime resistenze proprio per effetto della rapidità con la quale si è sviluppato il recente arretramento. Proprio la distanza insolitamente ampia che separa i prezzi dalle resistenze costituisce l’elemento chiave dell’analisi di breve periodo. Sono infatti legittimate delle aspettative di riavvicinamento, quantomeno provvisorio, alle resistenze stesse, nel corso delle prossime 5-10 giornate.
Ricordiamo che Wrapped Bitcoin è un tipo di criptovaluta supportato da risorse del mondo reale, caratteristica che lo rende diverso dalla maggior parte degli altri token, i quali non sono supportati da nulla di tangibile. Il valore di Wrapped Bitcoin si basa infatti su quello di un asset sottostante, che in questo caso è Bitcoin. Ciò significa che gli investitori possono ottenere un’esposizione a Bitcoin senza possedere effettivamente alcun token BTC.
Il vantaggio teorico principale di Wrapped Bitcoin, il motivo stesso per il quale era stato ideato, era quello di consentire agli operatori di investire in Bitcoin senza doversi preoccupare eccessivamente – almeno sulla carta – della volatilità dei mercati delle criptovalute. Stiamo purtroppo constatando che tale approccio non ha sortito finora i risultati sperati, anche se non è detto che nel lungo periodo questa caratteristica di WBTC possa alla fine giocare la differenza.
Su grafico a barre da 30 minuti ci concentriamo in particolare sull’attuale disposizione dei supporti, localizzati a 16470/500 e 15580/690. Intendiamo abbandonare lo scenario di espansione ribassista introdotto con le precedenti analisi, in attesa di un ritorno dei prezzi sulle attuali resistenze/target. Solo in seguito, una volta raggiunte queste resistenze, valuteremo se rientrare eventualmente in posizione short.
Entrambi i supporti menzionati costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti. Le proiezioni fissano obiettivi a 18060 e soprattutto 18800/830, la resistenza principale di breve periodo. Il segnale tecnico è long su test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 16815. Vogliamo evitare di intervenire da prezzi troppo alti, per non rischiare un teorico stop sproporzionato rispetto al teorico guadagno.
Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 15580. Possiamo premettere che il livello di verifica immediatamente inferiore sarebbe localizzabile non prima di 13760. Quando sono le 19.22 CET di giovedì 17 novembre, WBTC viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 16652 dollari, in aumento del +1.78% da ieri.
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