Le quotazioni di Uniswap Protocol Token (UNI) stanno ricominciando pericolosamente ad assumere direzionalità al ribasso. Il rimbalzo che si è sviluppato fra il 9 ed il 15 novembre scorsi è risultato ampio in termini di dimensioni, ma breve per durata. La reazione scattata dai minimi di quota 4.71 era stata infatti di quasi il +38% in meno di otto giornate, ma è evidente che il recupero non ha attirato nuovi compratori; pare piuttosto che abbia offerto, a coloro che detenevano già la crypto, la possibilità di liberarsene a prezzi migliori.
Dal picco relativo del 15 novembre, a quota 6.49, fino ai minimi toccati oggi a 5.21, la perdita di valore complessiva è già stata quasi pari ad un -20%. Il grafico a candele settimanali evidenzia come la ripresa della debolezza stia consentendo alle medie mobili di posizionarsi in funzione di resistenza nell’area fra i 6.20 ed i 6.60, ossia nella zona dove si è scambiato maggiormente nel corso delle ultime 8 settimane.
La presenza di numerosi ordini di vendita in quell’area potrebbe fungere a breve da attrattore per i prezzi, generando un provvisorio recupero in direzione delle resistenze stesse. Si tratterebbe tuttavia di un’altra occasione di vendita, in quanto lo scenario propende verso un probabile riavvicinamento quantomeno alla zona dei recenti minimi a 4.71, se non anche verso il loro superamento, in direzione di valori ancora inferiori. Non ci sono state infatti modifiche allo scenario ribassista che avevamo introdotto con l’analisi dell’11 novembre scorso.
Su grafico a barre da 30 minuti constatiamo innanzitutto che le resistenze si sono abbassate, portandosi a 5.79/5.82 e 6.56/6.62. Poiché le resistenze sono, tecnicamente, i punti ove si concentrano i venditori, il fatto che si siano abbassate è chiaro indicatore di pressione ribassista in aumento. In altre parole, significa che quella parte di operatori che vogliono speculare al ribasso stanno piazzando ordini di ingresso short progressivamente più bassi, nel timore che il mercato non abbia più la forza per innescare dei rimbalzi di rilievo.
Le resistenze costituiranno altrettanti potenziali punti di ripartenza del ribasso in caso di nuovi recuperi, in particolare se entro la fine della settimana in corso (=domenica 27 novembre). Le proiezioni confermano obiettivi, intatti rispetto all’analisi dell’11 novembre, a 4.41/4.44 ed a 3.32/3.37. Il segnale tecnico è short su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 5.38. Intendiamo operare il più vicino possibile alle resistenze, per disporre di un teorico rapporto fra rischio/beneficio a nostro favore. Lo scenario verrebbe annullato da una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 6.62. Mentre sono le 18.27 CET di lunedì 21 novembre, UNI viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 5.29 dollari, in calo del -2.58% su base giornaliera.
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