Una giornata all’insegna della ripresa, che oltre ai soliti premia anche Litecoin e Dash, due coin che sono legati a doppio filo a sistemi di pagamento già funzionanti (e con clienti in tutto il mondo), che almeno per oggi giocano il ruolo del leone sul borsino cripto.
Una crescita incredibile e di difficile spiegazione, dato che non ci sono stati eventi in grado di innescare una corsa di questo tipo. In realtà qualcosa è successo su più fronti, che oltre ad avere delle ripercussioni sul breve e sul brevissimo periodo potrà averlo anche sul medio e sul lungo.
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In realtà ci sono stati pochi eventi in grado di giustificare una corsa del genere tanto per Litecoin quanto per Dash, entrambi ecosistemi che sono tra i più risalenti nel tempo e che hanno superato con un discreto successo anche altre fasi di difficoltà per tutto il comparto.
Ci sono degli eventi che pesano, anche se forse non sufficienti a giustificare una corsa che in diversi momenti di questa giornata ha addirittura superato il 20%. Partiamo da Michael Saylor, che in molti conoscono come un sostenitore piuttosto radicale delle istanze di Bitcoin e che faranno fatica a collegare a quanto sta avvenendo in queste ore.
Durante la scorsa settimana Saylor ha affermato pubblicamente che Litecoin [al contrario di quasi tutto il resto, NDR] sarebbe una commodity e non un titolo finanziario. Certo, non è Saylor a decidere come dovrebbero muoversi da SEC, ma è altrettanto vero che sappiamo (e sanno tutti) che ha potere di lobby da quelle party.
È una mossa sufficiente a giustificare la corsa di $LTC e del suo quasi-omologo $DASH? A nostro avviso no, ma è comunque una spinta che – è evidente a grafico – ha già iniziato a produrre i suoi effetti durante la scorsa settimana.
E tra i diversi progetti che possono guadagnarne sono quei protocolli che hanno dimostrato, già in passato, di essere forti e di avere effettivamente degli utenti. In questo senso Litecoin e Dash si trovano in una posizione relativamente invidiabile.
Posizione invidiabile che finisce per spingere gli investitori a trovarvi una sorta di rifugio. Lo abbiamo già visto accadere nel corso di altre crisi del comparto e tutto farebbe pensare che questo potrebbe essere il caso anche questa volta.
Vedremo come si andrà avanti da questo punto in avanti, tenendo conto del particolarissimo momento che il settore sta vivendo.
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