Le quotazioni di Chainlink (LINK) hanno raggiunto questa settimana nuovi minimi a 5.53, prima di effettuare un deciso rimbalzo che le ha ricondotte, in meno di tre giornate, fino al picco odierno di quota 6.61. L’incremento del +19.53% goduto dai prezzi appare tanto più significativo se osserviamo il grafico a candele settimanali, ove possiamo avere una visione a “tutto campo” di quanto sta accadendo a livello di trend principale.
E’ immediatamente evidente che LINK sta attraversando, sin da maggio di quest’anno, una fase di oscillazione laterale di lungo periodo quasi perfetta, con minimi toccati due volte fra 5.30-5.31 e massimi registrati per tre volte fra 9.44-9.62. I prezzi si sono avvicinati notevolmente anche questa volta alla zona dei minimi, raggiungendo agevolmente il target ribassista che era stato indicato con l’ultima analisi a 5.90. Una volta appagato il segnale ribassista, il mercato ha ritrovato liquidità ed ha ricominciato a salire.
Poiché, come detto, il recupero è cominciato dalla parte inferiore di un canale di oscillazione laterale di lungo periodo, la teoria dice che ora dovremmo aspettarci un recupero fino alla parte superiore del medesimo canale. In sostanza, ci sarebbero le condizioni per un’estensione ampia del rialzo già in atto. Se passiamo al grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, possiamo ricercare con maggior dovizia di dettagli l’attuale posizione dei riferimenti tecnici di breve periodo, validi per le prossime 5-10 giornate.
Gli ostacoli principali alla prosecuzione degli acquisti sono tutti concentrati nell’ampia area di resistenza intermedia che si estende fra 6.82 e 7.22. Si tratta dell’area ove si è scambiato di più nel corso delle ultime 21 settimane, per cui è legittimo attendersi che numerosi ordini di vendita siano già stata piazzati in quella zona. Ci aspettiamo, infatti, che quella buona fetta di operatori che aveva acquistato a cavallo dei 7 dollari, e che ora si trova con le posizioni in rosso, si stia preparando ad un ritorno dei valori nella stessa zona per liberarsi delle posizioni.
Dalle resistenze intermedie potrebbe quindi scattare ancora qualche provvisorio arretramento in seno al rialzo atteso. Il dato tecnico essenziale, però, è che si sono formati adesso dei nuovi supporti, per la precisione a quota 6.11/15 e quota 5.30/5.35, in corrispondenza dei quali si stanno concentrando adesso gli ordini di acquisto. Ognuno dei supporti menzionati costituirà punto di probabile ripartenza del rialzo in caso di nuovi arretramenti, particolarmente se entro mercoledì prossimo, 30 novembre.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 6.34. Lo scenario verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di cedimento del secondo supporto, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 5.30. Nel frattempo, quando sono le 19.04 CET di mercoledì 23 novembre, LINK viene scambiato sui migliori exchanges globali a 6.41 dollari, stabile da ieri (+0.00%).