In questi giorni Apple è sotto i riflettori del mondo tech, essendo in corso il tanto atteso evento WWDC (Worldwide Developers Conference) organizzato dall’azienda. In questa conferenza l’azienda si rivolge agli sviluppatori, mostrando le novità del suo sistema operativo e le direzioni in cui guardare per il futuro della programmazione su iOS. Gli sviluppatori in ascolto possono fare tesoro di queste informazioni ed utilizzarle per lavorare sui software open source dell’azienda.
Tra le tante novità di quest’anno, quella che ha fatto maggiormente parlare di sé si chiama CryptoKit. L’azienda ne ha anche dato comunicazione ufficiale in un comunicato stampa. Per il momento non si tratta ancora dell’annuncio dell’introduzione di un wallet crypto targato Apple, ma leggendo il comunicato e ascoltando i segnali in arrivo dal WWDC restano pochi dubbi.
Samsung e Huawei hanno già dimostrato un grande interesse nei confronti delle crittomonete, essendo anche due case originarie di zone dove le monete virtuali sono molto popolari. Apple, che invece si trova a fare i conti con l’altalenante umore della SEC, sta invece approcciando con più cautela questo tipo di mercato. In ogni caso, l’arrivo di CryptoKit è un segnale forte.
Apple ha parlato di questo nuovo framework come di uno spazio dove gli sviluppatori potranno programmare software basati sulla crittografia del tutto compatibili con il sistema operativo iOS13. Si tratta dell’ultima versione del sistema installato su iPhone, quindi stiamo parlando di un lavoro fatto direttamente sulle ultime tecnologie ritrovate dall’azienda.
Tramite CryptoKit gli sviluppatori potranno lavorare su app crittografate, sistemi di codifica e decodifica delle informazioni, autenticazioni con chiavi e firme crittografate e molto altro ancora. L’elenco sembra proprio una descrizione dettagliata di tutto quel che è necessario per poter lanciare un wallet di criptovalute, così come lo stesso nome “CryptoKit” sembra un chiaro rimando alle monete virtuali.
D’altronde non ci sarebbe molto di cui essere sorpresi. Con il lancio di Apple Pay, l’azienda di Cupertino ha già dimostrato di essere molto interessata al mercato dei pagamenti tramite smartphone. Entrare in possesso dei dati sugli acquisti degli utenti è un grande privilegio per un’azienda informatica, soprattutto se sono dati generati tanto online quanto offline.
La storia del settore delle criptovalute, fino a questo momento, è fatta di imprenditori geniali poco più che ventenni in grado di creare enormi aziende dal buio della loro camera. Nessuno sa chi sia il reale creatore di Bitcoin, e la maggior parte delle persone che ha fondato un exchange di successo lo ha fatto avendo meno di trent’anni. Lo stesso vale per i wallet.
Ora che le criptovalute sono diventate un mercato consolidato, in parte regolamentato ed in continua crescita, le regole del gioco stanno cambiando. Facebook sta per lanciare una sua criptovaluta, Apple e Samsung sono pronte ad avere i loro wallet ufficiali, e sarà solo questione di tempo prima che Amazon e Google facciano le loro mosse. Pressoché ognuna di queste aziende vale di più dell’intera capitalizzazione di mercato del settore crypto, per cui non è chiaro quale impatto possa avere il loro ingresso sul mercato.
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