Le quotazioni di Ethereum (ETH) stanno attraversando una fase di recupero che perdura da tre giornate, e che finora ha generato un guadagno del +13.06% complessivo contro dollaro USA, a partire dai minimi di martedì scorso a 1075. Su grafico a candele giornaliere possiamo constatare come tali minimi siano stati inferiori a quello del 9 novembre, successivo al crack di FTX. Ciononostante, anziché accelerare in direzione della rottura ribassista, il mercato si è immediatamente girato al rialzo innescando il recupero menzionato.
Si tratta di un dato tecnico di tutto rilievo, in quanto alla rottura dei livelli di minimo segue generalmente un’impennata degli ordini in vendita. Ciò accade a causa della presenza degli stop-loss dei compratori, che quasi sempre vengono posizionati poco sotto ai minimi stessi. Dobbiamo dunque presupporre che, da quota 1075/1080, sia intervenuta magari qualche “balena”, che aspettava proprio un’impennata della lettera, per poter piazzare grossi ordini long in un range ristretto di prezzo.
Con le ultime analisi pubblicate abbiamo mantenuto un’impostazione operativa ribassista, sull’aspettativa che il mercato forasse i supporti intermedi di quota 1125/1130 e 1075/1080, procedendo ancora all’ingiù almeno fino ai 960. E’ quindi necessario oggi procedere ad un aggiornamento del quadro tecnico, in quanto ci sono le condizioni per un ampliamento del recupero quantomeno nel breve periodo (=5-10 giornate).
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo notare come entrambi i nuovi supporti si siano già posizionati leggermente più in alto rispetto agli ultimi valori di minimo. Questa significa che i compratori si stanno già muovendo: alzano progressivamente i livelli di ingresso long, nel timore che ETH non corregga più abbastanza da consentirgli un acquisto a sconto.
I supporti aggiornati si trovano a 1174/77 e 1099/1107. Entrambi costituiranno punti di probabile reazione in caso di nuovi arretramenti, particolarmente se entro mercoledì prossimo, ultimo giorno di novembre. Le proiezioni sono rialziste fino a 1285 e 1336/1344. Al raggiungimento del target principale, situato su una resistenza piuttosto robusta, dovremo attendere segnali dai prezzi prima di aggiornare nuovamente il quadro grafico; potrebbero infatti verificarsi le condizioni per un successivo arretramento.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 1189.50. Vogliamo evitare di acquistare da livelli troppo lontani dai supporti, per poterci avvantaggiare di un teorico rapporto fra rischio/beneficio il più possibile a favore. Lo scenario verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 1099. Mentre sono le 19.06 CET di giovedì 24 novembre, ETH viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 1199.24 dollari, con un incremento del +1.33% su base giornaliera.
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