Le quotazioni di Axie Infinity (AXS) sono bloccate da due giornate in uno stretto range di stabilizzazione che si sta sviluppando fra 6.98 e 6.61. Il movimento è inserito in un più ampio tentativo di recupero innescato dai prezzi dopo i minimi toccati a 6.10, per due giorni consecutivi, il 21 e 22 novembre scorsi.
Lo scenario tecnico su grafico a candele giornaliere è dominato dall’ampio spike rialzista che si è generato il 13 novembre scorso, durante una sessione (era una domenica) in cui solitamente non si misura una grossa attività sui mercato crypto. E’ probabile che tale improvviso movimento rialzista, un totalmente ingiustificato +167% circa, sia stato causato dall’immissione di un ordine long eccessivamente corposo da parte di qualche grosso operatore, le cosiddette “balene”. Si tratta quindi di un dato che teniamo in ampia considerazione, perché indica un potenziale ritorno di interesse degli investitori a conclusione del sanguinario trend ribassista che si è scatenato da novembre 2021.
Rispetto alla nostra ultima analisi, risalente al 14 novembre scorso, è necessario aggiornare la disposizione di alcuni livelli, in base all’azione che i prezzi hanno sviluppato negli ultimi giorni. Il “vecchio” supporto che avevamo piazzato sulla linea dei 7.00 dollari si è dimostrato insufficiente a contenere la pressione ribassista. I prezzi si sono limitati ad oscillare a cavallo dello stesso dal 14 fino al 20 novembre, salvo poi cedere alle vendite e raggiungere i già menzionati minimi relativi a 6.10.
Non è invece stata mai messa in discussione la tenuta del supporto principale a 5.76/5.84, che confermiamo anche per le prossime 5-10 giornate. Sia tale livello che quello più vicino, aggiornato a 6.51/6.56, rappresentano i punti ove si stanno presumibilmente concentrando in questa fase gli ordini di acquisto. Entrambi costituiranno quindi, in caso di nuovi arretramenti, punti di probabile reazione del mercato.
I maggiori ostacoli sulla strada per il ripristino di una direzionalità al rialzo sono posti sulle resistenze intermedie che, rispetto alla metà del mese, si sono abbassate fino a 7.52/7.61 e 7.87/7.97. E’ possibile che da entrambi questi livelli possano ancora scattare dei provvisori arretramenti in seno al recupero atteso, ma le aspettative sono comunque di rottura rialzista. Le proiezioni indicano infatti un target a 8.45/8.50.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 6.79. Lo scenario verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 5.76. Mentre sono le 20.11 CET di giovedì 24 novembre, AXS viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 6.72 dollari, in calo del -3.17% su base giornaliera.
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