Le quotazioni di The Graph (GRT) hanno avviato la settimana muovendosi leggermente al ribasso, ma il movimento fa parte di una struttura di stabilizzazione che si sta sviluppando da giovedì scorso, 24 novembre, nello spazio relativamente stretto fra 0.0594 e 0.0664. Il grafico a candele settimanali evidenzia la formazione di un’ampia oscillazione rialzista che ha avuto origine dai minimi della scorsa ottava a 0.0516, i quali, a loro volta, avevano segnato il culmine di una fase ribassista risalente alla prima parte di agosto, e che aveva prodotto una perdita di valore del -67.63%.
Il calo da agosto è stato certamente ampio, ma le sue dimensioni tutto sommato compatibili con quelle viste su buona parte di tutte le crypto, durante il medesimo periodo di arretramento generalizzato. In questo contesto, il recupero della scorsa settimana va considerato come un ottimo primo passo in direzione di un recupero più ampio, anche alla luce di indicazioni tecniche simili che si sono registrate quasi nel contempo da parte di diverse altre valute.
Per chi non lo conoscesse, ricordiamo brevemente che The Graph è un concorrente relativamente nuovo nel mercato delle cryptovalute, ma che si ha già guadagnato una certa considerazione da parte degli investitori, tanto che attualmente occupa la 70ma posizione fra le valute digitali più capitalizzate a livello globale. Uno dei motivi principali di ciò è il suo modello di trading. A differenza della maggioranza delle crypto, The Graph utilizza un sistema di scambio decentralizzato (DEX).
Ciò significa che non esiste un’autorità centrale che possa sovraintendere allo scambio di valute fra possessori. Il processo di trading è gestito da contratti intelligenti che girano sulla blockchain di Ethereum, il che lo rende più resistente alla manipolazione dei prezzi e ad altri rischi collegati agli scambi. Il suo modello di governance ruota inoltre attorno alla cosiddetta DAO (organizzazione autonoma decentralizzata). In altre parole, le decisioni sul futuro della valuta vengono prese dalla comunità dei detentori piuttosto che da un team centrale di sviluppatori. Ciò potrebbe rendere Graph più reattivo alle esigenze della comunità e meno vulnerabile ai fork (una divisione della valuta dovuta a disaccordi tra gli sviluppatori).
Su grafico a barre da 30 minuti è evidente la formazione di nuovi supporti a 0.0592/0603 ed a 0.0516/0529 che costituiranno, soprattutto nel corso delle prossime 3-5 giornate, punti di probabile ripartenza del rialzo da sfruttare in caso di arretramenti. La strada per il rialzo è resa accidentata dalla presenza di una serie di resistenze intermedie poste, in sequenza, a 0.0666/0.0671, 0.0726 e 0.0805. Ognuno di questi livelli potrebbe generare dei provvisori arretramenti in seno al rialzo atteso.
Le proiezioni fissano il target nell’area fra 0.0918/0949. Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 0.0671. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 0.0516. Nel frattempo, quando sono le 18.53 CET di lunedì 28 novembre, GRT viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 0.0610 dollari, in calo del -2.63% su base giornaliera.
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