Le quotazioni di EOS si trovano, da ormai 8 giornate, a stretto contatto con un’area di resistenza piuttosto significativa, localizzabile in questo momento fra 0.9500/0.9600. Nonostante i ripetuti test del livello che si sono verificati dal 25 novembre in poi, ancora non ci sono state indicazioni chiare di ripresa imminente delle vendite.
Su grafico a candele settimanali possiamo constatare come i valori, già da tre settimane, si siano stabilizzati sopra quota 0.8300. Il mercato sta quindi effettuando un serio tentativo, fin qui fallito, di ripristino della tendenza rialzista, a conclusione del periodo nero attraversato a partire dai massimi dello scorso agosto.
Ciò che balza all’occhio è, tuttavia, il fatto che le medie mobili si stiano abbassando con costanza e con una spiccata inclinazione ribassista. La maggioranza degli scambi negli ultimi due mesi si è verificata sotto al livello di parità con il dollaro americano, e riteniamo che solo il superamento consolidato di quella soglia potrebbe lanciare un chiaro avvertimento rialzista agli operatori. Per il momento, dobbiamo considerare ancora pienamente attivo lo scenario ribassista già introdotto con le recenti analisi.
Per chi non la conoscesse, ricordiamo che EOS (Enterprise Operating System ) è una criptovaluta relativamente nuova, creata nel 2017 da Block.one, società con sede nelle isole Cayman. E’ stata progettata appositamente per essere una piattaforma blockchain scalabile e facile da usare per aziende e sviluppatori. In quel segmento specifico di mercato, ha riscosso nel tempo molto successo, tanto da diventare la 44ma crypto più capitalizzata a livello globale.
EOS utilizza il sistema Delegated Proof-of-Stake (DPoS) invece del “tradizionale” Proof-of-Work (PoW). DPoS è progettato per essere più efficiente dal punto di vista energetico rispetto a PoW, oltre ad essere più veloce e semplice da usare. Al momento del suo lancio, nel gennaio del 2020, Block.one aveva raccolto oltre 4 miliardi di dollari attraverso un’Initial Coin Offering (ICO) per finanziare lo sviluppo di EOS. Si tratta quindi di una delle ICO di maggior successo nella storia delle valute digitali.
Su grafico a barre da 30 minuti abbiamo dovuto aggiornare la disposizione delle resistenze, che si sono leggermente alzate rispetto alle ultime settimane di novembre. Le resistenze si trovano adesso sul già citato livello a 0.9500/9600 oltre che a 1.0400, nuova resistenza principale di breve periodo. Entrambe costituiranno punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di ulteriori recuperi.
Il segnale tecnico è short su test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 0.9300. Le proiezioni sono limitate al raggiungimento del nuovo supporto/target che si è formato a 0.7700. Dopo il raggiungimento di questo, sarà opportuno attendere indicazioni dai prezzi prima di procedere a nuovi aggiornamenti dello scenario; potrebbero infatti verificarsi le condizioni per un successivo ingresso long. Il quadro tecnico verrebbe annullato dalla rottura della resistenza principale, con una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1.0400. Mentre sono le 19.05 CET di venerdì 2 dicembre, EOS viene passato di mano sui migliori exchanges a 0.9400 dollari, in rialzo del +1.08% su base giornaliera.
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