Chi temeva la prematura dipartita degli investitori istituzionali dal mondo di Bitcoin e cripto dovrà ricredersi. Chi lo sperava, anche. I grandi gruppi sono qui per restare, e la prova ne è l’annuncio fatto poche ore fa da Goldman Sachs. Un annuncio di ulteriore impegno nel settore.
Annuncio che a nostro avviso è stato condizionato dalla crisi di tanti gruppi del comparto cripto, che ora sono disponibili a prezzo di saldo se e quando verranno salvati dal fallimento. E che in caso contrario lasceranno comunque praterie da conquistare per gruppi strutturati appunto come Goldman Sachs.
Piaccia o meno, è una buona notizia per la sopravvivenza del comparto dopo un crypto-inverno che sta lasciando una lunga scia di cadaveri dietro di sé. Uno scenario da sangue per le strade che per molti è anche segnale del fatto che si potrebbe tornare a fare shopping. Possiamo trovare le migliori cripto su Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito e illimitato nel capitale di prova – tramite un intermediario che è sicuro, garantito e che offre 140+ cripto asset nei suoi listini, all’interno di un’offerta che complessivamente invece ne offre 6.000 anche su altri mercati.
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Lo shopping inizierà a breve. È questo quanto ci raccontano da Goldman Sachs, con il gruppo che vorrebbe approfittare del bear market per portarsi in casa qualche pezzo pregiato dell’ecosistema cripto e Bitcoin. Non sono fantasie da ho sentito dire che, ma dichiarazioni pubbliche fatte dalle più alte cariche della grande banca di investimenti.
A parlare con Reuters è stato infatti Mathew McDermott, che è leader della divisione asset digitali proprio da Goldman Sachs, che ha aggiunto che il gruppo di cui fa parte starebbe già conducendo diverse due diligence, ovvero i processi per giudicare lo stato di salute legale e finanziaria di una società.
Si tratta di una notizia che in realtà segue quanto il gruppo va affermando ormai da tempo. Durante il bottom che sembrerebbe a questo punto essersi formato lo scorso mese, il gruppo fece già intendere di essere a caccia di opportunità che, proprio in virtù del crollo dei prezzi, si erano fatte decisamente più interessanti.
Significa che al contrario di quanto professano certi profeti di sventura, il settore è vivo e vegeto e nonostante il crollo verticale di valore che ha dovuto affrontare, in realtà è più che pronto a ripartire.
C’è del buono – e ce n’è tanto – e chi ora ha i capitali giusti per intervenire, potrà portarsi a casa delle grandi società a prezzi fortemente scontati. Come proverà a fare appunto Goldman Sachs e come probabilmente proveranno a fare altri grandi gruppi del settore degli investimenti.
No, non siamo morti. No, probabilmente non moriremo. Sarà occasione per fare un po’ di pulizia e per qualche grande gruppo di mettere le mani su qualche pezzo pregiato.
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