Le quotazioni di Axie Infinity (AXS) stanno attraversando da due giornate una fase di consolidamento, che si è sviluppata immediatamente dopo il raggiungimento di massimi relativi a 10.38 contro dollaro USA. Tali massimi sono stati registrati durante la sessione di lunedì scorso, al culmine di un’accelerazione rialzista del +58.96% che il mercato aveva prodotto in meno di 48 ore.
Movimenti così ampi e rapidi al rialzo sono determinati dall’inserimento di grossi ordini di acquisto, sufficienti a coprire tutte le offerte di vendita presenti nel book in un’area di quasi il 60%. Il movimento fa a coppia con quello del 13 novembre, ove in una singola seduta i prezzi si spostarono al rialzo di quasi il +108%, prima di arretrare rapidamente. Avevamo già accennato a questo tipo di reazioni dei prezzi con le recenti analisi, ipotizzando che stessero entrando in acquisto “mani forti”, a sostegno di un’inversione al rialzo del trend.
Su grafico weekly candlestick è ben evidente l’esplosione di volatilità che sta accompagnando la formazione della candela in corso, se confrontata con le dimensioni delle tre candele precedenti. Axie ha scavalcato con un balzo le medie mobili più veloci, che ora sono posizionate sotto ai prezzi in funzione di supporto. Il tutto è avvenuto in un clima di crescente interesse per i progetti di decentralizzazione, come abbiamo visto in un recente approfondimento.
La maggior parte degli scambi delle ultime 5-8 settimane è stata effettuata nell’area di prezzo fra i 7.15-7.85. Ne consegue che la maggior parte degli operatori, che si sono mossi in questo lasso di tempo, si trovano adesso con posizioni in profitto, e potrebbero essere tentati di incrementarle in caso di flessione di nuovo sotto alla linea degli 8 dollari. L’area dove invece, in base all’analisi tecnica, riteniamo siano concentrate le prese di beneficio, è situata a ridosso dei 12 dollari.
Se passiamo al grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, notiamo come prima cosa che i supporti si sono alzati rispetto alle ultime settimane di novembre. Essi si trovano adesso a 7.92/98 e 7.01/7.09, livelli ove si stanno coagulando gli ordini di acquisto. I supporti costituiranno altrettanti potenziali punti di ripartenza del rialzo in caso di arretramenti, in particolare entro mercoledì prossimo, 14 dicembre.
I prezzi hanno già largamente raggiunto il “vecchio” target a 8.45/8.50, e possono puntare adesso in prima istanza ad un ritorno a 10.18/10.20 (primo obiettivo aggiornato) e, successivamente, ad un allungo fino a 11.90/12.00, target principale aggiornato. Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 8.85. Lo scenario descritto verrebbe immediatamente accantonato solo nell’eventualità di cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 7.01. Mentre sono le 15.55 CET di mercoledì 7 dicembre, AXS viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 8.55 dollari, in calo del -2.29% su base giornaliera.
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