Le quotazioni di Iota (IOT) sono bloccate dal 21 novembre scorso in un quadro di stabilizzazione contro dollaro USA. Durante questo periodo, i prezzi si sono limitati ad oscillare nell’area compresa fra 0.2272 e 0.1890, alternando ripetuti cambi di direzione.
Su grafico a candele weekly è interessante rilevare come la volatilità si sia lentamente compressa nel corso delle ultime due settimane, il che lascerebbe presupporre l’avvio di un’accelerazione ormai a breve scadenza. Le quotazioni si stanno stabilizzando da più di una ventina di giorni sotto alla linea dei 0.2160, ove transitava un “vecchio” supporto di lungo periodo. Riteniamo quindi che la stabilizzazione in atto vada interpretata come moto di consolidamento alla rottura ribassista, per cui preparatoria a nuovi affondi nel corso del mese di dicembre.
La maggior parte degli operatori che ha acquistato nell’ultimo mese–mese e mezzo, contava probabilmente nell’avvio di un rimbalzo, dopo la batosta subita dal mercato a seguito del fallimento di FTX, nei primi giorni di novembre. La media degli scambi nelle ultime 5 settimane si è però concentrata in zona 0.2110, sotto al vecchio supporto, il quale ha già assunto funzioni di resistenza. Questo significa che la maggior parte degli operatori è attualmente in leggera perdita, e potrebbe essere tentata di liberarsi dalle posizioni al primo rimbalzo sopra gli 0.2100.
Su grafico a barre da 30 minuti balza subito all’occhio la quantità anomala di “sbavature” ribassiste che si stanno formando, ripetutamente, sotto al flusso medio dei prezzi. Si tratta di ordini di vendita che non hanno trovato una controparte, disposta ad acquistare, se non andandola a cercare diversi punti percentuali più in basso. Questo significa che sta mancando la liquidità nel book: non è un bel segnale.
Rispetto alle nostre recenti analisi, notiamo come si siano abbassate ulteriormente le resistenze, ossia i punti ove si concentrano i venditori. Tali livelli sono disposti adesso a 0.2110/0.2140 ed a 0.2365/0.2390. Entrambi costituiranno, in caso di nuovi recuperi, punti di probabile ripartenza del ribasso. Le proiezioni puntano invece ai “soliti” obiettivi di quota 0.1667/1682 ed a 0.1508/1525, confermati sin dalla metà di novembre. Questo significa che, nelle ultime 4 settimane, non si sono formati nuovi supporti significativi.
Il segnale tecnico è short su test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 0.2060. Lo stop per lo scenario tecnico scatterebbe solo nell’eventualità di rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 0.2390. Mentre sono le 18.42 CET di mercoledì 7 dicembre, IOT viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 0.2049 dollari, in calo del -4.04% su base giornaliera.
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