Le quotazioni di Monero (XMR) hanno ricominciato a perdere propulsione rialzista, dopo aver raggiunto dei massimi contro dollaro a 148.62 e 148.48, rispettivamente nei giorni 1 e 3 dicembre scorsi. Il segnale ribassista che ne è scaturito va già considerato in pieno sviluppo, e sta quindi minando alla base le potenzialità di prosecuzione ulteriore del recupero che sale dal 9 novembre.
Un altro dato di rilievo è offerto dalla violazione odierna di quota 141.31, corrispondente ai minimi giornalieri del 1° dicembre scorso, livello sopra cui le contrattazioni erano riuscite a stabilizzarsi per oltre 5 giorni, nel tentativo di creare una base d’appoggio per ulteriori rincari. Si tratta di un indicatore di debolezza, che si è prodotto a contatto con un’area tecnica molto “pericolosa”.
Su grafico a candele settimanali possiamo infatti constatare come il rialzo del +28% circa maturato dai minimi di novembre, non sia stato sufficiente a spingere il mercato stabilmente sopra alle medie mobili, neppure le più veloci. La maggior parte degli scambi delle ultime 5-8 settimane si è concentrata nell’area fra i 145-148 dollari.
Probabile che una buona fetta di operatori, che erano in perdita fino a pochi giorni fa, e ora si ritrovano di nuovo i prezzi al loro livello di ingresso, siano tentati di mollare le posizioni long. A tutto questo, aggiungiamo anche che le notizie che stanno giungendo riguardo a Monero non aiutano certo a creare un clima favorevole agli acquisti.
Il grafico a barre da 30 minuti evidenzia la formazione di nuove resistenze a 143.76/144.02 e 146.98/147.52, punti ove si presuppone siano concentrati adesso gli ordini di vendita. Entrambe le resistenze costituiranno probabili punti di ripartenza del ribasso in caso di recuperi, specialmente se entro la fine della settimana in corso (=domenica 11 dicembre).
Le proiezioni indicano obiettivi ribassisti a 137.46 e 134.95/135.00. Dopo il raggiungimento di quest’ultimo livello dovremo attendere segnali dal mercato prima di aggiornare l’analisi. Possiamo premettere che, se quota 134.95 non si rivelasse sufficiente a contenere le vendite, dovremmo cercare il punto di verifica immediatamente inferiore nell’area fra 130.00/130.50.
Il segnale tecnico è short su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 142.75. Lo stop per lo scenario descritto scatterebbe solo nell’eventualità di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 147.52. Mentre sono le 19.20 CET di mercoledì 7 dicembre, XMR viene scambiato sui migliori exchange mondiali a 141.98 dollari, in calo del -1.05% su base giornaliera.