Cambio di Congresso, cambio di presidenti di commissione. Cambio che ci sarà anche per l’importante Commissione Finanza, cosa rilevante per chi segue il mondo cripto e Bitcoin. Via Maxine Williams, dentro Patrick McHenry. Ma cambia qualcosa per lo scenario cripto-regolamentazioni?
Abbiamo raccolto le dichiarazioni sul tema cripto da parte del Congressman che dal 3 gennaio sarà uno dei più potenti uomini degli Stati Uniti d’America, almeno in relazione al settore che seguiamo ogni giorno su Criptovaluta.it.
Ci sono buone notizie, per quanto in molti di voi che ci leggete non vedano di buon occhio quando la politica si avvicina al nostro mondo. Chi vuole puntare su un corso meno restrittivo e meno, se vogliamo, più morbido verso le cripto può farlo con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con TRADING AUTOMATICO – un intermediario che permette di investire su 78+ cripto asset tutti scelti tra i più interessanti sul mercato e che offre un ambiente unico per fare trading e investimenti anche di lungo periodo.
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Via Maxine Williams, dentro Patrick McHenry
Coinbase, l’exchange quotato al NASDAQ, offre sul suo sito internet ufficiale un ottimo servizio. Raccoglie le dichiarazioni pubbliche (principalmente via Twitter) dei politici USA e gli assegna un punteggio che va da molto negativo a molto positivo. La prima buona notizia per quanto riguarda Patrick McHenry, il prossimo presidente della Commissione Finanza al Congresso USA è che ha ottenuto il punteggio più alto.
Punteggio alto che è un’autentica rarità anche tra i politici USA, mediamente più aperti al mondo Bitcoin e cripto di quelli italiani e europei. Vediamo cosa ha detto in passato, raccogliendo i suoi Tweet più significativi e poi passando ad altre dichiarazioni che abbiamo raccolto.
Il Congresso dovrebbe lavorare per comprendere a fondo e abbracciare queste tecnologie innovative, come le cripto. Non abbiamo bisogno di reazioni istintive da parte del legislatore per regolare quanto ci è sconosciuto basandoci sulla paura.
Data la natura distinta degli asset digitali – i quali non tutti sono prodotti finanziari – abbiamo bisogno di tempo per deliberare in modo ragionevole.
Il congressman è anche parte del Blockchain Caucus del Congresso, che raccoglie tutti o quasi i membri del Congresso che a diverso livello si sono interessati o si interessano di blockchain, come ad esempio Tom Emmer (anch’egli pro Bitcoin) ma anche come Bill Foster, quello che qualche tempo fa disse di desiderare la capacità in capo agli organi statali USA di poter invertire le transazioni cripto.
Sul suo sito personale il whitepaper di Bitcoin
Curioso anche il fatto che Patrick McHenry abbia sul suo sito personale al Congresso anche una copia del white paper di Bitcoin, cosa che dovrebbe far comprendere anche ai più scettici come in realtà l’apertura di Patrick McHenry sia almeno in superficie fattiva e non solo frutto di posizionamento politico, come purtroppo si è già visto sia negli Stati Uniti d’America, sia altrove.
Non è possibile uccidere Bitcoin
A rinforzare quanto abbiamo detto sopra c’è anche questa dichiarazione pubblica a Squawk Box. Opinione questa che sembrerà lapalissiana, ma che ai piani che contano è sempre bene sentir ripetuta.
La sua opinione su FTX
McHenry si è anche espresso, mentre il mondo di FTX andava a rotoli, su quello che era il secondo exchange al mondo soltanto 1 mese fa.
Per anni ho sostenuto che il Congresso dovesse sviluppare un framework di regole chiare per l’ecosistema degli asset digitali, incluse le piattaforme di trading. Gli eventi recenti mostrano la necessità di azione del Congresso. È imperativo che il Congresso stabilisca un framework che assicuri agli americani adeguata protezione, permettendo al tempo stesso all’innovazione di prosperare qui negli Stati Uniti.
Opinione in realtà condivisa da molti, ma che al tempo stesso è una sottile frecciata verso Gary Gensler e la sua dottrina, che vorrebbe evitare intromissioni del Congresso in quanto, appunto, SEC avrebbe a suo avviso poteri sufficienti per normare il settore.
Cambio di guardia, ma anche il precedente…
Qualcuno farà notare che anche il precedente presidente della Commissione aveva avuto frequentazioni crypto. Parliamo di Maxine Waters, che prima di passare il testimone avvierà le indagini su FTX.
La stessa Maxine Waters che è stata ritratta in atteggiamenti decisamente cordiali con Sam Bankman-Fried, l’uomo nel mirino per tutti o quasi gli appassionati di questo spazio.
Un passaggio di consegne che, in molti tra i nostri lettori e anche tra gli appassionati d’oltreoceano vivranno con ogni probabilità con un certo grado di soddisfazione.
Ci si può fidare?
Non viviamo negli USA e quindi abbiamo poca voce in capitolo. Tuttavia un politico che quantomeno capisca di cosa sta parlando e che abbia contea delle sfumature di questo mondo non può che essere salutato da Criptovaluta.it con una dose di entusiasmo, alla quale accompagniamo sempre una piccola quantità di diffidenza.
Il vento che spira in Europa è diverso, ma forse non necessariamente peggiore. Per chi se la fosse persa, qui c’è la nostra intervista a Stefan Berger, europarlamentare tedesco e padre, se così possiamo chiamarlo, del MiCA, il framework legale all’interno del quale dovranno muoversi tutti gli attori del comparto cripto, una volta che questo sarà in vigore. E anche negli USA il tema continuerà ad essere molto dibattuto.