News

P. Ferraud & Fils: “Blockchain per garantire il nostro vino”

6 anni fa
Condividi

Ancora un progetto contro la contraffazione che sarà basato su blockchain. Secondo quanto riportato dalla testata Crypto-News, il produttore di vini francesi P.Ferraud & Fils utilizzerà un sistema basato su blockchain per garantire l’origine delle sue bottiglie di vino e combattere appunto la contraffazione – soprattutto in lontano oriente – dove questa pratica sembrerebbe maggiormente diffusa.

Il problema delle bottiglie riempite di nuovo

Il problema, così come definito dalla casa produttrice, è il seguente: molti ristoratori senza scrupoli utilizzano vino scadente per riempire di nuovo le bottiglie a marchio P.Ferraud, nonché altri tipi di vini francesi molto prestigiosi.

Questo comportamento, oltre che a costituire una truffa bella e buona ai danni dei clienti, crea problemi anche alle maggiori cantine mondiali, che si vedono defraudate del guadagno e soprattutto costrette ad assorbire un grosso colpo a livello di credibilità.

VeChain aiuterà a superare questi problemi

Si chiamerà VeChain ed è un progetto appunto basato su blockchain che permetterà a tutti, compresi i consumatori finali, di utilizzare una App che pescherà da blockchain le informazioni necessarie per identificare l’origine della bottiglia.
Si tratterebbe – in questi termini – di un grossissimo passo avanti per i produttori di vino, che sono tra i più colpiti dai fenomeni di sofisticazione, alterazione e contraffazione dei loro prodotti.

Il progetto è già partito dal 2016 e dal 2017 è in fase di test. Oggi è finalmente pronto per essere utilizzato in ambienti produttivi.

P. Ferraud & Fils prima azienda vitivinicola ad utilizzare blockchain su scala globale

P. Ferraud & Fils è dunque – nonostante ci siano progetti simili per la certificazione del vino – la prima azienda vitivinicola a livello mondiale ad utilizzare un sistema del genere.

Nel momento in cui vi scriviamo non è chiaro se il sistema sarà poi disponibile anche per altre etichette, in stile consorzio, o se continuerà a trattarsi di un sistema esclusivo per P. Ferraud.

Blockchain può davvero aiutare l’economia reale molto oltre quanto viene offerto dalle tecnologie tradizionali, anche quando si parla di contraffazione.

Alessio Ippolito

Imprenditore digitale, autore e giornalista - mi occupo di business online dal 2008. Sono il founder della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., società proprietaria della testata Criptovaluta.it e del noto giornale finanziario TradingOnline.com, di cui ne sono anche il direttore responsabile.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Articoli Recenti

Ripple: maxi acquisto da 1,25 MILIARDI. Ora è nel CUORE della FINANZA MONDIALE

Ripple spende 1,25 miliardi e entra nel tempio della finanza.

da

Ethereum non brilla MA CONTINUA A COSTRUIRE il futuro del settore blockchain!

L'andamento grafico di Ethereum non è dei migliori, la la sua infrastruttura blockchain appare…

da

Hedera e Chainlink insieme: CCIP arriva su mainnet. HBAR fa +13%

CCIP di Chainlink sbarca su Hedera. Ora si punta su RWA.

da

Soldi SPORCHI e facili: ecco come questo truffatore GUADAGNA MILIONI con MELANIA

il token MELANIA è crollato del 96% dal proprio ATH lasciando molti investitori con…

da

La nuova GEMMA della DeFi: il protocollo Fluid che ROMPE ogni RECORD

Fluid, un innovativo protocollo DeFi ibrido tra un DEX e una piattaforma di lending,…

da

Previsioni Dogecoin: 2025: Breve, Medio e Lungo Termine

Il report di Aprile su Dogecoin include analisi tecnica, fondamentale e di sentiment. Il…

da