Le questioni regolamentari non possono che interessare direttamente anche i tanti leader di progetti che vorrebbero un trattamento equo per il comparto, almeno negli Stati Uniti. Tra questi, non è affatto un mistero, c’è anche Charles Hoskinson di Cardano, che in uno dei suoi classici video periodici è tornato sulla questione Ripple e SEC.
E ci è tornato non solo per discutere il caso, ma anche per condividere con i suoi spettatori quanto avrebbe sentito – non è chiaro da chi o come – sulla causa tra Ripple Labs e la agency che invece è nelle mani di Gary Gensler.
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Charles Hoskinson, leader di Cardano e del suo ecosistema ha condiviso con i propri follower un’ulteriore analisi sul caso Ripple, caso legale che in molti ritengono essere definitorio per almeno una parte del mondo crypto. Sul tavolo c’è una possibile maxi multa a carico di Ripple Labs, rea di aver venduto $XRP, che sarebbe nella teoria di SEC un titolo finanziario, senza seguire le norme relative a tali collocazioni. Una causa che si trascina ormai da tempo e sulla quale in molti, in realtà, avevano avuto atteggiamenti molto diversi, indicando diverse falle nella strategia di attacco dell’agency.
Il sentiment è rapidamente mutato negli scorsi giorni, almeno da parte di qualche analista, cosa che probabilmente ha giocato un ruolo nella dichiarazione, in realtà piuttosto criptica, di Charles Hoskinson sul caso.
Ho sentito rumors che dicono che il caso Ripple potrebbe chiudersi il 15 dicembre e che la cosa potrebbe avere effetti catastrofici in un senso o nell’altro. Ma, sapete, andiamo avanti. A prescindere da quanto accadrà, si tratta di un ecosistema decentralizzato che voi, ragazzi, controllate. Gli Stati Uniti d’America non hanno il potere di decidere se Cardano vivrà o morirà, siete voi, il mondo; questo è il punto degli ecosistemi decentralizzati.
E quindi alla data X che smentirà o confermerà quanto detto da Charles Hoskinson. Se la causa dovesse chiudersi il 15 dicembre, allora con ogni probabilità ci sarà un accordo, una riduzione delle pretese di SEC e un pagamento a carico di Ripple.
Sarebbe il migliore dei risultati possibili? Assolutamente no. Ma si tratterebbe pur sempre della chiusura di una causa che sta limitando l’espansione di Ripple negli Stati Uniti d’America. Vedremo se quanto sentito da Charles Hoskinson sia vero oppure, come da lui anticipato, una sorta di pettegolezzo.
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