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Analisi prezzo Chainlink | Margini operativi ridotti, target a 7.16$

Le quotazioni di Chainlink (LINK) hanno avviato la settimana in negativo, toccando nuovi minimi relativi a 6.47 prima di rimbalzare leggermente. Le dimensioni della correzione che sta scendendo dal picco del 1° dicembre scorso, quota 7.81, hanno già raggiunto un’estensione del -17.16%. I prezzi si sono ormai portati appieno nella zona dei supporti di breve periodo, e le aspettative sono di avvio ormai a breve di una nuova reazione.

Su grafico a candele settimanali possiamo constatare come, a partire dall’ultima ottava di novembre, Chainlink sia finora riuscito a stabilizzarsi sopra quota 6.50, livello la cui tenuta è stata messa in discussione solo oggi dai prezzi, giunti come detto a 6.47 anche se solo per pochi minuti. La stabilizzazione si sta realizzando in seno ad un movimento più ampio di recupero, che ha avuto origine direttamente dai minimi di novembre a 5.53. Tale recupero, a sua volta, si inserisce in un contesto di oscillazione laterale che, da maggio di quest’anno, sta contenendo le quotazioni nell’ampia area fra 5.30 e 9.60.

LINK/USD, grafico a candele settimanali. Prezzi fino al 12/12/22, ore 17.53, last 6.60

Riteniamo che il mercato, dopo essersi riavvicinato lo scorso novembre alla parte inferiore di tale range, stia adesso puntando ad un ritorno sulla parte superiore del medesimo. Le aspettative per le prossime 4-8 settimane sono quindi di progressivo aumento della pressione rialzista, finalizzato ad un recupero fino alla zona dei 9.00 dollari.

Su grafico a barre da 30 minuti ci concentriamo in particolare sulla disposizione dei supporti di breve/brevissimo periodo, livelli che sorreggono le potenzialità di ripartenza del rialzo fin dalla settimana in corso. Rispetto alla nostra più recente analisi, notiamo come prima cosa che i supporti si sono entrambi alzati, stringendosi attorno ad un’area relativamente stretta. Tali livelli sono posti adesso a 6.52/6.54 ed a 6.19/6.23.

Il punto essenziale è che la volatilità sta scendendo notevolmente rispetto ai valori di picco raggiunti durante la prima parte di novembre. Questo limita gli spazi a disposizione per l’oscillazione, e ci consente di prendere in considerazione riferimenti tecnici più vicini ai prezzi attuali, rispetto alle scorse settimane. I supporti sono quindi più vicini fra loro, ma anche le proiezioni rialziste – sebbene ancora attive – vanno ridimensionate.

LINK/USD, grafico a barre da 30 minuti. Prezzi fino al 12/12/22, ore 17.52, last 6.59

Il target rialzista è infatti posto adesso in corrispondenza della resistenza più vicina, quota 7.16/7.19, ed una volta raggiunto tale livello sarà necessario attendere indicazioni dai prezzi prima di aggiornare di nuovo l’analisi. Possiamo tuttavia premettere che, se la resistenza/target menzionata non si rivelasse sufficiente a contenere il rialzo, il successivo livello di verifica sarebbe da ricercare non prima di 7.96.

Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 6.56. Lo scenario descritto verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di rottura del secondo supporto, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 6.19. Mentre sono le 18.31 CET di lunedì 12 dicembre, LINK viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 6.58 dollari, in calo del -2.08 su base giornaliera.

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