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Bitcoin e crypto: è attesa l’inflazione | Oggi i dati USA – ALTA TENSIONE

Oggi è il gran giorno dell’inflazione USA, dato che tutto il mondo seguirà in diretta data l’enorme rilevanza che avrà sulle prossime decisione di Federal Reserve, decisioni che avranno un effetto diretto e importante anche sul mercato di Bitcoin e delle criptovalute.

Ci si aspetta, questa la media del consenso degli specialisti, un dato leggermente più basso di quello del mese precedente, cosa che se fosse vera confermerebbe un picco alle spalle e la possibilità da parte di Federal Reserve di ridurre quantomeno la velocità degli incrementi dei tassi. Questione rilevante, che vedremo che tipo di ruolo potrà giocare sui mercati finanziari, anche quelli cripto.

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Oggi i dati sull’inflazione USA: cosa cambia per Bitcoin e cripto

Bitcoin e cripto ad alta tensione oggi. Quando in Italia saranno infatti le 14:30, verranno diffusi i dati che riguardano l’inflazione USA. Dati che sono importanti ora come non mai perché saranno l’ago della bilancia per le prossime decisioni di Federal Reserve, decisioni che avranno un enorme impatto sul futuro di breve periodo dei mercati finanziari.

  • Consenso a 7,3%

Il consenso è al 7,3%, che se confermato sul dato anno su anno vorrebbe dire una diminuzione rispetto al mese precedente di circa lo 0,4%. Si tratterebbe di un buon segnale, per quanto la questione è in realtà molto più complessa di così.

  • Mese su mese allo 0,3%

Secondo le previsioni sarà in discesa anche il dato mese su mese, cosa che potrebbe aprire, anche questa, ad un maggiore ottimismo – e fornire a Federal Reserve una scusa in più per rallentare con i rialzi dei tassi.

Perché questo dato interessa Bitcoin?

Per un motivo molto semplice: Federal Reserve ha avviato una battaglia per riportare l’inflazione intorno al target del 2%. Per farlo ha iniziato già da qualche mese ad alzare i tassi di interesse di riferimento.

Tassi più alti vogliono dire costo del capitale più alto. E quindi vogliono dire meno investimenti, meno circolazione di capitale, meno facilità nel finanziari. Meno consumi e dunque meno domanda.

Con i tassi di interesse più alti in genere gli asset di rischio soffrono, cosa che si è puntualmente verificata negli scorsi mesi, già caratterizzati da rialzi molto importanti. L’appuntamento con la decisione sui tassi di interesse è domani alle 20:00 ora italiana. I dati sull’inflazione saranno una sorta di antipasto che ci accompagnerà verso questa decisione.

Cosa aspettarsi per le prossime ore (e i prossimi giorni)

I mercati non reagiscono ai dati in quanto tali, ma reagiscono alle aspettative che si erano formati e alla distanza dei dati reali da queste aspettative. Riassumendo potremmo aspettarci un’ondata di vendite nel caso in cui l’inflazione dovesse essere più alta di quanto atteso, ovvero più alta del 7,3%. Viceversa, con un dato più basso potremmo con ogni probabilità vedere qualche spunto rialzista, anche nel mercato di Bitcoin e delle criptovalute.

Quanto affermato sopra però riguarda esclusivamente il breve, anzi il brevissimo periodo. Diciamo questo per due ordini di motivi: il primo è che domani ci saranno decisioni sui tassi che potrebbero agitare i mercati in un verso o nell’altro. Il secondo è che in realtà pochi decimi percentuali di scostamento non cambieranno la politica di Fed.

La reazione sarà di quelle nervose dei mercati, in un verso o nell’altro, dato che sembrerebbe assolutamente fuori discussione vedere cambiamenti radicali nel giro di pochi giorni. A pesare poi anche per il breve sarà molto di più cosa diranno da Federal Reserve e cosa faranno domani.

Un buon momento per posizionarsi sul lungo?

In realtà diverse analisi degli ultimi giorni sono state possibiliste su una prossima inversione del trend. Se è vero che Federal Reserve dovrà provare a tornare, in termini di prezzi, vicino al target del 2%, è altrettanto vero che costanti e continui rialzi potranno finalmente rompere qualcosa all’interno dei mercati.

Inflazione dati
Dato carico di importanza, anche se…

La vittima designata per questa rottura è il mercato dei bond, mercato già in enorme sofferenza e sta già mandando segnali di fumo in direzione di Washington. L’altra alternativa sul tavolo è un riavvicinamento meno repentino verso i target e un rialzo dei tassi più morbido. O meglio, un pivot o inversione anzitempo. Cosa che favorirebbe Bitcoin e il mondo cripto in generale.

Dalle 14:30 sconsigliato il trading?

Già dall’ora di pranzo italiana i mercati vedranno un aumento sostanziale della volatilità, che creerà un ambiente a nostro avviso ostile per i meno esperti. Il nostro consiglio è di evitare di fare trading, a meno che non se ne abbiano le capacità.

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Per il resto, sarà l’ultima settimana ad alta tensione prima di salutare il 2022. In attesa di un 2023 che per Bitcoin e cripto non potrà che essere migliore dell’anno che ci stiamo lasciando alle spalle.

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jacopo
jacopo
1 anno fa

Bella la frase finale, che condivido *pur toccandomi le p*lle*
Anche se, come diceva Umberto Eco, “Essere superstiziosi porta sfortuna” 😀