Tutte le criptovalute principali, fatta eccezione per Binance Coin, stanno salendo in modo considerevole nelle ultime 24 ore. Un trend che non si vedeva da tempo per Bitcoin, per Ethereum e più in generale per tutto il comparto cripto. In questa guida analizzeremo le motivazioni generali e nello specifico quello delle principali per capitalizzazione, anche per capire quali sono i limiti contro i quali la corsa potrebbe infrangersi.
A stimolare il mercato delle criptovalute e di Bitcoin sono state le buone notizie arrivate dall’inflazione USA, con un aumento dei prezzi più contenuto rispetto a quanto i mercati e gli analisti avevano preventivato. Ma per capire appunto fino a dove potrà spingersi questa corsa dovremo analizzare i casi più importanti.
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I dati sull’inflazione sono arrivati poche ore fa e sono stati più bassi di quanto ci si aspettasse. 7,1% – comunque molto alto – rispetto al 7,3% che era il consenso dei principali analisti. Cosa che ha dato una spinta rialzista ai mercati finanziari in generale e in particolare anche a quello di Bitcoin e delle criptovalute.
Un’inflazione più bassa delle attese, si spera, ammorbidirà le decisioni di Federal Reserve per quanto riguarda i tassi di interesse. Probabilmente non la prossima, che arriverà già domani, ma quelle del 2023, a patto che il livello dei prezzi però tornerà a scendere.
Difficile per ora fare previsioni, proprio perché domani sarà in arrivo un altro dato molto importante e in grado di far muovere i mercati, quantomeno sul breve periodo. Per quanto riguarda le principali situazioni che abbiamo adesso sul mercato, potrà essere utile fare un breve riassunto.
Non ci sono grosse situazioni in sospeso, se non quella di alcuni miner, e più nello specifico quella di Argo, che sembrerebbe essere quasi completamente compromessa. Il titolo è stato sospeso a Londra e secondo diverse indiscrezioni si sarebbe ad un passo dal Chapter 11, il che molto probabilmente significherebbe fallimento per il gruppo.
Tra 48 ore dovrebbe essere attivata la prima testnet pubblica che integrerà la possibilità di prelevare quanto bloccato nello staking. Sarà il primo passo per l’implementazione di questa funzionalità all’interno dell’ecosistema, cosa che poi dovrebbe portare intorno a marzo 2023 ad integrare la possibilità di prelevare anche sulla mainnet. Anche per Ethereum non ci sono altre questioni di grande rilevanza che potrebbero spostare il prezzo, se non quella attesa domani per i tassi di interesse.
È l’unico token in sofferenza. Questo è dovuto ad un’ondata di FUD che ha colpito l’exchange di CZ, che nel frattempo sta facendo fronte ad un’ondata di prelievi importante, ma comunque gestibile dall’exchange senza grossi problemi. Sul tema è intervenuto anche CZ recentemente.
Abbiamo avuto diversi prelievi oggi (1,14 miliardi circa, netti). Abbiamo affrontato situazioni del genere in passato. Alcuni giorni abbiamo più prelievi, altri giorni più depositi. Niente di straordinario per noi. Credo che sia una buona cosa fare “stress test” sui prelievi dei CEX a rotazione. Ci sono dei costi coinvolti, ma mantengono l’industria in salute. Il business degli exchange è semplice.
Facendo poi riferimento ad un suo vecchio tweet, dove affermata che quando gli exchange tengono i depositi dei clienti fermi, senza investirli, non c’è quantità di prelievo che può metterli in difficoltà.
Sì, è uno stablecoin e quindi dovrebbe mantenere il suo valore di 1$ per singolo token. Tuttavia, come accade periodicamente, sono state avanzate preoccupazioni a mezzo stampa (tradizionale) sulla tenuta del protocollo. Nulla di nuovo e dunque, anche in questo caso, business as usual.
Il 15 dicembre potrebbero arrivare delle novità importanti per quanto riguarda quella che ad oggi è la settiman criptovaluta per valore di mercato. Charles Hoskinson ha parlato di un possibile accordo, che potrebbe non essere troppo positivo per il gruppo che gestisce l’ecosistema. Staremo a vedere: i mercati almeno in parte potrebbero avere scontato quanto potrebbe avvenire, che comunque non è ancora certo.
Per tutte le altre criptovalute più interessanti in termini di marketcap continueremo a pubblicare aggiornamenti ove possibile e ove necessario. L’appuntamento è comunque rimandato a domani, quando il FOMC parlerà e comunicherà al mondo i tassi in area dollaro.
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