Le quotazioni di Tezos (XTZ) hanno ripreso a scendere con rinnovato vigore domenica scorsa, 11 dicembre, dopo aver raggiunto un picco relativo a 1.05 contro dollaro USA. Tale picco aveva riportato i prezzi provvisoriamente sugli stessi valori della prima decade di novembre, ma non è stato sufficiente ad innescare una risposta rialzista da parte degli operatori. Nelle quattro sessione successive, infatti, sono tornare a scattare le vendite, fino a raggiungimento di minimi relativi a 0.92.
Su grafico a candele weekly è ben visibile il “cambio di passo” che il mercato sta adottando in questi giorni, rispetto all’oscillazione scarsamente direzionale delle quattro settimane precedenti. Il movimento si inserisce peraltro in un contesto ribassista di fondo che si trascina ormai dall’ottobre del 2021, quando ancora Tezos veniva scambiato a più di 9 dollari, e che ha già condotto ad una perdita di valore del 90% circa fino ai minimi più recenti.
La maggior parte degli scambi nel corso delle ultime 5 settimane è stata registrata poco sotto quota 1.00. Ciò implica che la maggioranza degli operatori che si muovono sul breve periodo, e che hanno provato ad acquistare da novembre in poi, si trova attualmente in perdita. Riteniamo quindi che molti di questi, per evitare il rischio di una recrudescenza improvvisa dello scenario, potrebbero essere tentati dal liquidare le posizioni e rimettersi alla finestra.
Su grafico a barre da 30 minuti osserviamo, come prima cosa, che le resistenze si sono di nuovo abbassate rispetto alle più recenti analisi. Siamo in presenza di una serie di segnali ribassisti che perdura senza interruzione dalla prima decade di novembre, ma nel corso dell’ultimo mese è mancato il deciso “stacco” ribassista in accelerazione che stavamo attendendo.
I venditori si stanno comunque concentrando adesso in area 0.96/0.97 ed a quota 1.05. Entrambi i livelli menzionati costituiranno punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di nuovi recuperi, specialmente se entro la seduta di mercoledì 28 dicembre prossimo. Le proiezioni non sono mutate rispetto ai primi giorni di dicembre, e confermano obiettivi disposti a 0.87 e 0.84.
Il segnale tecnico è short solo su nuovi test delle resistenze. Evitiamo di intervenire da prezzi inferiori, in quanto ormai gli obiettivi sono relativamente vicini, mentre invece lo stop va piazzato sempre sopra alla resistenza principale. Cerchiamo di ottenere, per quanto possibile, un rapporto teorico fra rischio/beneficio il più possibile a nostro favore. Lo stop per lo scenario descritto scatterebbe solamente in caso di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1.05. Possiamo premettere che il livello di verifica immediatamente superiore sarebbe da ricercare adesso non prima di 1.16/1.17. Mentre sono le 15.29 CET di giovedì 15 dicembre, XTZ viene passato di mano sui migliori Exchange mondiali a 0.93 dollari, in calo del -1.06% su base giornaliera.