Le quotazioni di EOS stanno attraversando da tre giornate una fase di accelerazione ribassista, che si inserisce in un contesto correttivo già in via di sviluppo dai massimi del 9 dicembre, toccati a 1.06 contro dollaro USA.
Su grafico a candele settimanali è ben evidente la struttura ribassista in formazione. Il dato tecnico essenziale è che i prezzi stanno scavalcando al ribasso l’area delle medie mobili più veloci, che transitano adesso per quota 0.93 e quota 0.97. Nel corso delle ultime 5-8 settimane, la maggioranza degli scambi in EOS è stata registrata proprio fra 0.93-0.97.
Questo implica che la maggioranza degli operatori, che si è mossa in acquisto dai primi di novembre, si trova attualmente in leggera perdita, e potrebbe essere tentata dal mollare completamente le posizioni per evitare il rischio di ulteriori peggioramenti.
Per migliorare il quadro tecnico in “zona Cesarini”, sarebbe necessario che i prezzi riuscissero a chiudere la settimana sopra quota 0.97 con la chiusura di domenica prossima, 18 dicembre. Allo stato attuale, dobbiamo tuttavia sottolineare che non sono visibili indicazioni di imminente recupero. Si tratta quindi di un tipo di scenario che non riscuote sufficiente credibilità.
Su grafico a barre da 30 minuti abbiamo un’idea più precisa di come si sono svolte le azioni del mercato nel corso delle ultime 3-5 giornate. L’informazione tecnica di maggior rilievo è stata fornita dai prezzi nella sessione di venerdì 9 dicembre scorso. In quella seduta vennero infatti toccati massimi relativi a 1.06, ed i prezzi riuscirono anche a stabilizzarsi per alcune ore sopra all’ex resistenza principale di quota 1.04.
Nonostante il provvisorio superamento della resistenza, domenica 11 il mercato già si trovava di nuovo sotto al livello, e da quel momento le vendite hanno continuato ad aumentare. Riteniamo quindi che si possa ancora considerare attiva la sequenza di segnali ribassisti che stiamo seguendo ormai dalla prima decade di novembre, come riportato sulle più recenti analisi.
Le resistenze vanno aggiornate, in quanto i venditori si stanno posizionando progressivamente più in basso. Attualmente esse si trovano a 0.96 e 1.01. Si tratta di altrettanti probabili punti di ripiegamento in caso di nuovi recuperi, in particolar modo se entro mercoledì prossimo, 21 dicembre. Le proiezioni confermano il “solito” obiettivo principale di quota 0.77.
Sulla strada per tale obiettivo è posto un primo target intermedio, più vicino, a quota 0.85. Il segnale tecnico è short su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 0.93. Lo scenario verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1.01. Mentre sono le 21.09 CET di venerdì 16 dicembre, EOS viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 0.93 dollari, in calo del -3.12% su base giornaliera.
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