Ondata di vendite all’inizio di un weekend che si preannuncia come l’ennesimo di passione per i cripto-investitori. Ad essere maggiormente colpiti, come ha correttamente fatto notare qualche commentatore su Twitter, sono cripto-asset nell’orbita di Digital Currency Group, gruppo che ha già da tempo qualche difficoltà, in particolare tramite una delle sue controllate.
Situazione che, come accade di frequente ultimamente, ha innescato l’ennesima situazione di panico. Panico ingiustificato? È davvero questo il motivo che sta continuando a spingere verso il basso anche Bitcoin? È quello che cercheremo di capire all’interno di questo nostro approfondimento, tentando di fare chiarezza sull’effettiva situazione di Digital Currency Group, su quella eventualmente di Genesis per la sua divisione lending così come per quanto riguarda Gemini, che vi sembrerebbe essere legata almeno ad un certo livello.
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Giù le cripto nel portafoglio di Digital Currency Group: è crisi aperta?
Dipende dai punti di vista, e dipende quanto in realtà il legame che molti analisti stanno sottolineando sia veritiero. Da un lato abbiamo uno dei gruppi più importanti del mondo cripto. Dall’altro una situazione di mercato piuttosto complessa, con Genesis (controllata da DCG stessa) che continua ad avere difficoltà a far fronte ai propri impegni. Una situazione della quale abbiamo parlato diffusamente su Criptovaluta.it e che continua a svilupparsi, per quanto lontano dai riflettori.
La novità sarebbe questa: molti dei coin e dei token che fanno parte del portafoglio di Digital Currency Group (Filecoin su tutti) hanno perso, e tanto, durante la notte, all’interno comunque di un calo generalizzato per tutti i principali asset del mercato. La teoria, per ora da confermare, è che DCG stia vendendo tali asset per recuperare liquidità, oppure che in diversi, consci delle difficoltà crescenti del gruppo, stiamo cercando di anticiparne le mosse.
Difficile commentare sia la prima sia la seconda eventualità. Sta di fatto che sui tentativi di Digital Currency Group di finanziare Genesis non c’è stata più notizia. E che il gruppo non ha versato interessi per almeno 30 giorni, cosa che potrebbe far scalare le problematiche verso il fallimento. Come abbiamo detto poco sopra, ancora tutto da confermare.
Le ombre di Digital Currency Group su Bitcoin
L’altra faccia della medaglia, forse ancora più preoccupante per i mercati, riguarda Bitcoin. Digital Currency Group è titolare del più grande fondo al mondo in termini di dotazioni in Bitcoin. Fondo che nel caso di fallimento potrebbe essere sciolto, con conseguenze ancora da valutare sia per il fondo stesso, sia invece per il valore di Bitcoin.
La situazione è di quelle complesse e di quelle in grado di spingere il prezzo di Bitcoin verso i 16.600$ ai quali viene scambiato nel momento in cui scriviamo questo speciale. Da qui però a pensare che tutto sia perduto, tanto per il fondo quanto per DCG ce ne passa.
Altrettanto certo è il fatto che il silenzio di Barry Silbert, che ormai si protrae da un mese, non aiuta a fare chiarezza sulla situazione. Chiarezza che sarebbe, in queste condizioni di mercato, più che benvenuta.
Il caso di Bitvavo: qualcosa da chiarire anche qui
Bitvavo è un exchange olandese che ha annunciato poche ore fa di avere 280 milioni di euro circa impossibili da recuperare, in quanto presso DCG. Non sembrerebbe però che ad essere coinvolta sia DCG, ma in realtà Genesis, la cui difficoltà è nota ormai da tempo.
Non è chiaro perché i comunicati stampa del gruppo parlino di DCG, e se sia stato questo un metodo per cercare di esercitare pressione sul gruppo che deve restituire il denaro. Anche questa è una situazione che continueremo a monitorare, in quanto sia fonte di preoccupazione per gli utenti, sia in quanto importante per il futuro di breve periodo per il mondo cripto e Bitcoin.