Ancora strascichi della situazione innescata dal fallimento di FTX. E ancora strascichi che puniscono attori importanti del mondo cripto. Questa volta a finire sul banco degli imputati potrebbe essere Silvegate, banca da sempre legata a FTX, che proprio in virtù di questo legame potrebbe trovarsi ad affrontare dei guai molto grossi.
Secondo quanto è stato riportato da diverse testate USA infatti, il gruppo sarebbe stato denunciato in quanto avrebbe preso parte, non è chiaro ancor a quale livello, a quanto avvenuto a FTX e perché, essendo custode di una parte importante dei fondi del gruppo di SBF, si sarebbe dovuta accorgere prima di quanto stava accadendo.
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Un ciclone caraibico che sta arrivando ormai anche sulle coste degli Stati Uniti e non solo perché per SBF l’estradizione sarebbe ormai soltanto una questione di tempo. A finire sul banco degli imputati è ora Silvergate Capital Corporation, gruppo bancario legato a doppio filo non solo a FTX, ma anche a tanti altri attori del mondo cripto e Bitcoin. Il titolo del gruppo continua a perdere in borsa e la caduta libera è stata oggetto di un’ulteriore accelerazione, a causa di una nuova causa legale che è stata intentata proprio verso la banca.
FTX/Alameda era uno dei clienti più importanti di Silvergate e le loro operazioni e interessi erano fortemente correlati. Silvergate ha ottenuto profitti dai depositi degli asset digitali dei clienti, che sono cresciuti esponenzialmente con la crescita di FTX.
Non è ancora chiaro quali saranno le conseguenze di questa causa legale, ma giova ricordare che la Senatrice Elizabeth Warren, da sempre tra le più attive nel fronte anti-cripto aveva già inviato una lettera al CEO del gruppo chiedendo delucidazioni su eventuali rapporti tra la banca e le società riconducibili a Sam Bankman-Fried.
Probabilmente una causa per negligenza, che a prescindere dal seguito che avrà ha comunque già creato ansie agli investitori del gruppo bancario. La nota positiva? Il mercato cripto ha ormai discusso e anche tenuto conto di questo tipo di evoluzioni e non sembrerebbe essere eccessivamente preoccupato da eventuali conseguenze.
IL gruppo nel frattempo prova a difendersi, ricordando che i fondi di FTX erano meno del 10% dei depositi totali. Chissà chi la spunterà: nel frattempo il titolo cala, così come fa il suo outlook, non esattamente al top.
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