In un suo nuovo report, Bitwise è tornato a parlare in modo approfondito di quel che ritiene essere il “vero” problema degli Exchange, ovvero il volume di “falso” trading che avverrebbe all’interno delle piattaforme di scambio delle criptovalute, comprese quelle più note. Un problema che, a sua volta, solleva un’ulteriore questione in buona parte non riscontrata: quanto sono veramente “trasparenti” le piattaforme gestite dagli Exchange?
Il report di Bitwise si sofferma in particolar modo sulla opaca relazione sussistente tra gli stessi Exchange, le società che emettono i token e i siti che riportano dati sulla capitalizzazione di mercato e sui volumi di trading, affermando che la loro rete di relazioni non contribuisce certamente a garantire la massima trasparenza nei confronti degli investitori retail.
La conseguenza di tutto ciò è che molto probabilmente gli investitori si trovano a dover compiere scelte di negoziazione per centinaia o migliaia (o più!) di euro, senza però avere piena consapevolezza di quel che realmente accade alle criptovalute che vogliono negoziare, all’interno di Exchange che non certo brillano per chiarezza.
Ma quanto è diffuso questo fenomeno?
Sempre secondo Bitwise, la stima precedentemente diramata, secondo cui fino al 95% dei volumi degli Exchagne sarebbe “fake” o per lo meno dovuto al wash trading, non sarebbe purtroppo esagerata. Come accennavamo qualche giorno fa in relazione ad un altro studio, curato questa volta da The Block, è dunque molto probabilmente superiore all’80-90% il volume dichiarato di trading negli Exchange che, in realtà, non viene effettuato affatto dai trader, ma viene veicolato mediante bot o operazioni di compensazione.
Si tratta, per Bitwise, di un grave problema di inefficienza del mercato criptovalutario e, probabilmente, anche di un elemento che contribuisce a ridimensionare fortemente i volumi d’affare sull’ecosistema criptovalutario: se infatti il volume giornaliero dichiarato è di 11 miliardi di dollari, è probabile che almeno 10 – 10,5 miliardi di dollari non siano in realtà oggetto di un vero scambio…