Il 2022 verrà ricordato come un anno particolarmente intenso per il mondo cripto e Bitcoin, con almeno due eventi in grado di atterrare anche il proverbiale elefante, come quello del crack di Terra Luna e come il fallimento di FTX. È stato però anche l’anno della grande fuga dagli exchange, in larga parte innescata dal default dell’exchange di Sam Bankman-Fried ma non solo.
Nel complesso, secondo i dati che sono stati diffusi da CryptoQuant, mancano all’appello dai wallet gestiti dagli exchange oltre mezzo milione di Bitcoin, una somma importante e che vale quasi il 25% del monte di Bitcoin che erano ad inizio di 2022 detenuti appunto presso gli exchange.
Notizia bullish? Con ogni probabilità sì, ma comunque importante perché segnala che in molti hanno imparato la lezione e che hanno iniziato a spostare i propri Bitcoin verso l’autocustodia. Cosa che si può fare anche quando acquistiamo i nostri Bitcoin con un intermediario centralizzato come Kraken – vai qui per ottenere un conto gratuito – intermediario che ci permette di acquistare direttamente Bitcoin per poi appunto trasferirli verso il cold storage.
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Più di mezzo milione di Bitcoin lasciano gli exchange nel 2022
Se dovessimo chiedere agli appassionati di Bitcoin un titolo per un film che racconti la storia del 2022, in molti probabilmente sceglierebbero La Grande Fuga. Secondo i dati di CryptoQuant, che sono poi confermati anche da altri servizi di analisi onchain, gli exchange avrebbero perso oltre mezzo milione di Bitcoin che un tempo, o meglio ad inizio di 2022 erano nella loro custodia.
Il grafico che riportiamo segnala il primo fatto evidente: Novembre ha dato una sterzata importante a questo movimento, un movimento che per il mese scorso è facile da spiegare con il crollo di FTX e con il conseguente FUD che ha colpito anche altri exchange come Crypto.com o Binance.
A guardare però il grafico diventa evidente come il movimento si sia innescato, anche se su proporzioni minori, già da inizio anno, con un crollo della fiducia per gli intermediari che in realtà è fatto concreto già da qualche mese.
Cosa ci dicono questi dati? Che in molti in seguito alle preoccupanti situazioni che si sono andate sviluppando hanno ben deciso di togliere capra e cavoli dagli exchange per optare per altri tipi di soluzioni, in primo luogo l’autocustodia.
Occhio alla lettura di questi dati per chi vuole muoversi sul mercato
Sono stati in diversi ad offrire una lettura rialzista di questo dato, adducendo come motivazione la ridotta offerta di $BTC all’interno delle principali piazze. Le cose, per quanto ci piacerebbe seguire questa linea, non stanno però necessariamente così. Non è detto infatti che tali movimenti siano già significativi abbastanza per spingere i prezzi al rialzo.
Nel momento in cui scriviamo ci sono ancora più di 2 milioni di Bitcoin sugli exchange, che sono più che sufficienti per offrire a chi vuole entrare sul mercato quello che desiderano. Non per questo però non si tratta di una buona notizia: in molti stanno imparando il modo migliore per conservare i propri Bitcoin. E con ogni probabilità continueranno anche quando la paura che circonda gli intermediari e gli exchange andrà inevitabilmente a dissiparsi. Anche a Dicembre infatti il rimbalzo è stato molto modesto, almeno rispetto alla grande fuga che il grafico e di dati ci raccontano.
Sinceramente caro Gianluca io starei sul biblico.
Dopo la genesi, questa parte lo chiamerei l’esodo….oh, speriamo di non dover vagare 40 anni nel deserto prima di trovare la terra promessa.
Diamo tempo al tempo e intanto andiamo a rilassarci in qualche bella spa in Austria. Buona giornata