Kraken abbandona il Giappone per la seconda volta, con conseguente rimozione del proprio brand dalla lista di operatori regolarmente registrati con FSA, l’omologa di CONSOB nel paese del Sol Levante.
La decisione sarebbe arrivata all’interno di una più profonda necessità di ristrutturazione del business per fare fronte allo scenario di mercato profondamente cambiato per volumi e dunque anche per introiti che gli exchange riescono ad incamerare.
Soltanto poche settimane fa Kraken aveva annunciato anche un piano di licenziamenti che avrebbe coinvolto circa 1.000 dei suoi dipendenti, per un totale che ammonta a circa un terzo della sua forza lavoro totale.
Kraken – qui per aprire un conto gratuito continuerà ad operare in Europa e negli Stati Uniti senza che la scelta presa in Giappone abbia alcun tipo di ripercussione sulla sua presenza in altri continenti.
Le attuali condizioni di mercato in Giappone in combinazione con un mercato crypto fiacco a livello globale rende le risorse necessarie per far crescere il nostro business in Giappone impossibili da giustificare al momento.
Questo il cuore del messaggio di commiato che Kraken ha affidato al suo blog ufficiale.
Non è la prima volta che Kraken chiude le proprie operazioni in Giappone. Lo stesso si era verificato nel 2018, in concomitanza con un altro doloroso bear market. Le scelte serviranno per consolidare il business di Kraken e renderlo sostenibile anche in caso di bear market prolungato.
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