A parlare è il capo della Banca Centrale russa e la notizia è di quelle in grado di far sobbalzare dalla sedia gli appassionati di criptovalute.
Secondo quanto affermato appunto da Elvira Nabiullina – capo in pectore della Banca Centrale di Mosca – ai microfoni di TASS, la Russia starebbe valutando la possibilità della creazione di una moneta digitale nazionale, basata su standard che puntano appunto, sebbene la direttrice si guardi bene dal nominarle, alle tecnologie attualmente utilizzate dalle principali criptovalute.
L’obiettivo dichiarato è quello di abolire, in un termine di tempo ragionevole, il contante, passando appunto ad un sistema completamente digitalizzato di pagamenti e di scambio di valori.
Siamo davanti ad una svolta epocale, in uno dei paesi con il più alto tasso di utilizzo di contanti al mondo e uno di quelli che, almeno secondo il parere dei principali economisti del paese, sarebbe tra i più restii a passare alla moneta elettronica.
Non è la prima volta che il capo della Banca Centrale Russa si esprime in toni molto concilianti, se non propositivi, nei riguardi di questo tipo di tecnologie. Soltanto qualche settimana fa, Nabiullina aveva affermato di essere completamente a favore di uno Stable Coin basato sull’oro, per regolare quantomeno i grandi pagamenti internazionali.
La notizia deve essere necessariamente paragonata con quanto avvenuto invece per l’Estonia, che aveva cercato di creare una valuta di questo tipo, rimanendo però di sasso davanti al divieto imposto dalla BCE.
La BCE, sull’argomento, è stata chiara: una soluzione del genere dovrà essere, nel caso, concertata con gli altri paesi dell’Eurozona e soprattutto impiegata in tutti i paesi che la compongono.
La Russia non è il primo paese a prendere una decisione del genere. Soltanto qualche giorno fa vi avevamo raccontato dell’esperimento delle Isole Marshall, che sarebbe già a buon punto e che doterebbe la micronazione di un sistema evolutissimo di pagamento.
La Russia riuscirà ad arrivare al termine del progetto? Non lo sappiamo ancora – ma sta di fatto che il paese di Putin sembra avere un atteggiamento decisamente più dinamico rispetto alle altre economie europee rispetto al mondo di blockchain e criptovalute.
In Europa, e le nostre pagine ne sono assolutamente testimoni, l’iniziativa è almeno per il momento lasciata esclusivamente i privati, con la BCE che continua a muoversi con estrema cautela, sia a livello di atti che di dichiarazioni, in questo campo.
Che la Russia, prima economia rilevante che si avvicina a questo mondo, riesca a indicare la via?
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