Avete votato – e lo avete fatto in molti. Il risultato è stato di quelli da thriller, con una manciata di voti a separare i primi due. Dato che il voto della redazione, come preannunciato, avrebbe contribuito per il 10%, abbiamo deciso di attribuire il primo premio exchange dell’anno 2022 a due entità invece che a una.
Vincono infatti Binance e Crypto.com a pari merito, una conclusione che ci sembra l’unica possibile al termine di un anno molto duro per gli exchange, con quello di CZ e quello di Kris Marszalek che, ciascuno a modo proprio, ne sono usciti a nostro avviso entrambi vincitori.
Binance – vai qui per aprire un conto per essere diventato il padre padrone del mercato con la prematura dipartita di FTX. Crypto.com – qui puoi ottenere il conto gratuito con 25$ di bonus – per aver resistito ad ondate di FUD alle quali magari, da exchange relativamente periferico, non era abituato.
Non ne resterà soltanto uno, e la prova del fuoco che hanno superato sono una sorta di garanzia sulla loro solidità. Con ogni probabilità, per intenderci, ce li troveremo di nuovo qui, occupando entrambi una quota di mercato molto rilevante.
Convergenze parallele: per noi vincono sia Binance che Crypto.com
Decidere per il premio exchange dell’anno non sarebbe stato facile. Dalle votazioni dei nostri lettori non è uscita una maggioranza chiara, con Binance e Crypto.com che sono arrivati sulla vetta appaiati e separati soltanto da una manciata di voti.
Per i nostri lettori ha vinto Binance, seppur di poco. Nella nostra redazione, anche qui seppur di poco, ha vinto invece Crypto.com. Il modo più giusto di procedere ci è allora sembrato quello di mettere entrambi al primo posto a pari merito, anche se con motivazioni diverse.
Perché ha vinto Binance
Per quanto se ne parli poco, Binance sta in realtà affrontando un cambiamento radicale. Cresciuto nel giro di pochissimi anni e in modo forse poco organico e comunque al di fuori del percorso classico di una società di quelle proporzioni, l’exchange di CZ ha iniziato a cercare regolamentazioni qui e lì, ha atteso pazientemente che il dominio di FTX negli USA si mettesse i bastoni tra le ruote da solo e, una volta colpito da FUD di proporzioni importanti, ha continuato a fare quello che ha sempre fatto.
Rimangono da risolvere questioni che i giornali avanzano da tempo – come la questione della holding centrale che gestisce tutte le diramazioni a livello mondiale – ma al netto di questo non sembra che ci siano grossi problemi dalle parti Binance. E di questi tempi è grasso che cola, tenendo anche conto dell’enorme quantità di prelievi e di FUD e nel frattempo ha anche deciso di fare le cose in grande.
Dalla sponsorizzazione dell’Argentina vincitrice dei mondiali, fino alla decisione di acquisire (forse) Voyager, passando per il doppio passo con il quale prima ha mostrato interesse per FTX e poi si è tirato indietro (mossa che non sarà piaciuta a tutti ma che ha funzionato), passando anche per l’audit che poi non lo era con l’addio di Mazars. Un finale di anno molto intenso, che non sembrerebbe però aver scalfito la solidità di un exchange che merita, almeno a nostro avviso, questo premio.
Perché ha vinto anche Crypto.com
Per volumi e per quantità di capitali Crypto.com non è forse neanche comparabile a Binance. Ma non è una gara di volumi e Crypto.com ne ha ben donde per festeggiare il 2022 che si chiude, per quanto orribile sia stato per tutto il comparto cripto.
- FUD
Il FUD non è mancato neanche dalle parti di Crypto.com. L’exchange è stato accusato di non avere effettivamente disponibili i fondi degli utenti, cosa che si è rivelata essere falsa. È stato accusato di offrire ritorni non sostenibili, cosa che si è rivelata falsa ancora una volta. È stato accusato di malversazioni varie e di essere in crisi irreversibile dopo aver ritoccato le reward del suo programma di carte e dopo aver licenziato in anticipo rispetto alla concorrenza una parte consistente della propria forza lavoro, notizia confermata, poi smentita, poi confermata di nuovo.
L’exchange ha però tenuto botta, ha superato un mare inesplorato come quello del FUD, che in genere si era concentrato su altri exchange in passato, ed è ancora qui ad offrire i propri servizi.
Se la blockchain Cronos non è ancora al top, c’è comunque un buon numero di progetti che l’hanno scelta e una TVL che fa invidia a progetti ben più blasonati. C’è poco, almeno a nostro avviso, di cui discutere. Crypto.com è uscito più forte da un anno che verrà ricordato come quello di un’ecatombe tra gli intermediari del settore.
…. sempre ricordando che l’unico uso sicuro di un exchange è: 1) ci mando i soldi / la cripto che voglio cambiare 2) faccio il cambio 3) prendo i soldi / la cripto che ho ottenuto e li metto in banca/portafoglio hardware.
Ogni euro lasciato una notte intera su un exchange è un euro che potreste non rivedere mai più.
Tutto quello che lasciate lì, perchè volete fare staking, o ci sono programmi di earn, o volete tenere posizioni aperte cfd, o qalunque altracosa…. ricordatevi che E’ A RISCHIO. Certe volte è un rischio basso, certe volte meno basso; se volete correrlo, liberissimi di farlo, ma non dite che non eravate stati avvisati 🙂
e’ il ragionamento del cassettista anni ’50 che richiedeva alla banca la consegna fisica delle azioni per mettersele in cassaforte. per chi fa trading o le movimenta settimanalmente passando da una all’altra, e’ improponibile.
Questo vuol dire che chi fa trading o le movimenta deve mettere in conto questo rischio. Esistono assicurazioni contro bank run e schifezze simili… oppure si può incrociare le dita e sperare di esser fortunati. Ma credere che il rischio non ci sia, dopo questo 2022, vuol dire credere a babbo natale 🙂