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Bitcoin mining: 37.000 macchine OFFLINE! | Celsius fuori dai giochi

2 anni fa
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Qualcuno lo chiamerebbe il ballo dei pezzenti. Sta di fatto due società in grossa difficoltà e con i libri già da tempo in tribunale si stanno scontrando su un altro accordo, ovvero quello che garantisce alla seconda ospitalità delle proprie macchine per il mining nelle sedi della prima. Protagoniste di questo ennesimo colpo di scena nel mondo del mining sono Core Scientific e Celsius, entrambi nomi in grado di evocare incubi che il mondo cripto e Bitcoin non ha ancora superato.

Secondo quanto è stato riportato da Bloomberg, Core Scientific potrà sganciare dal network 37.000 mining rig di proprietà di Celsius, in seguito a debiti mai saldati e al raggiungimento, sempre secondo Bloomberg, di un accordo tra le parti che avrà conseguenze anche sul resto dei clienti di Core Scientific.

Anche questo è uno shock di proporzioni comunque ridotte che non comporterà alcun tipo di problema per il funzionamento del network. Potremo investire su Bitcoin come sempre, anche ricorrendo ai servizi di intermediari quali Capital.comvai qui per PROVARE GRATIS la sua INTELLIGENZA ARTIFICIALE – intermediario che ci offre un contesto sicuro per operare con i migliori strumenti su $BTC e su altri asset cripto.

Core Scientific scollega le macchine di Celsius

Accordo raggiunto. Core Scientific, che tra le altre cose offre anche servizi di hosting per macchine per il mining Bitcoin di terzi, potrà scollegare quelle di Celsius, che ormai da tempo non paga completamente i costi connessi a questa attività.

Si parla di 37.000 mining rig per una quantità di hashrate per il momento non chiara. Il tutto tra due società che hanno entrambe richiesto le protezioni ex Chapter 11, per procedure che a meno di intervento di terzi le porteranno al fallimento.

Addio Celsius

Secondo quanto viene riportato da Bloomberg, Celsius non avrebbe corrisposto completamente quanto dovuto a Core Scientific almeno a partire dall’avvio delle procedure ex Chapter 11, cosa che ha fatto maturare a Core Scientific la decisione di richiedere lo scollegamento di tali macchine.

Il caso costituirà con ogni probabilità precedente per altri tipi di accordi tra Core Scientific e altri clienti, per quanto le macchine di Celsius rappresentino oltre il 30% del totale delle macchine di terzi che sono presso le strutture del gruppo.

Ma cosa è successo? È importante capirlo per valutare anche gli effetti verso accordi che Core Scientific ha con altre società. Gli accordi di hosting che il gruppo ha stipulato con diverse controparti prevedono la possibilità di trasferire a questi ultimi almeno parte degli aumenti dei costi operativi. Costi operativi che sono aumentati in seguito alla crisi energetica che, pur se in misura forse minore, ha colpito anche gli Stati Uniti. Core Scientific si è pertanto trovata a fronteggiare costi energetici molto più alti, che ha provato a traslare verso i clienti. Celsius non avrebbe fatto fonte a questi aumenti con il proprio denaro, lasciando debiti che si sono accumulati nelle scorse settimane.

Ora si è raggiunto un accordo giudiziale che è una vittoria importante per Core Scientific, dato che potrebbe essere utilizzato anche come precedente per eventuali liti che andranno ad emergere in futuro.

Questo perché il precedente è chiaro: si possono sganciare le macchine anche mentre la causa legale tra le parti non si è conclusa, cosa che dovrebbe prevenire l’attacco per vie legali da parte di clienti non d’accordo con tali aumenti.

Cosa cambia per Celsius?

Secondo il realtà confuso report di Bloomberg, Celsius sarebbe stata d’accordo con la decisione e sarebbe anche pronta ad un accordo che porti a termine l’hosting presso Core Scientific.

Dal canto suo Core Scientific potrà affittare quello spazio e ottenere fino a 2 milioni di revenue aggiuntiva, e andrà a risparmiare migliaia di dollari al giorno di costi che erano legati alle macchine di Celsius. Non è chiaro se Celsius cercherà di impiegare tali macchine altrove, o se cercherà di liquidarle sul mercato secondario.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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