Ancora Banca Centrale Europea all’attacco del mondo cripto e Bitcoin, con il secondo che, seppur mai citato, continua a disturbare la tranquillità dei sonni di Francoforte. A parlare questa volta, sempre a mezzo blog di ECB, è Fabio Panetta, membro del direttivo della Banca Centrale Europea, che associa il trading in cripto al gioco d’azzardo e chiama ad una regolamentazione possibilmente simile.
Una posizione in realtà non nuova, che ci ricorda però al tempo stesso che Bitcoin e cripto non lasceranno radar e strali della massima autorità monetaria europea neanche nel 2023. E che si tornerà alla carica, o meglio, che si vorrebbe tornare alla carica con regole ancora più restrittive rispetto a quelle che stanno entrando in vigore. Con il condizionale che è d’obbligo perché non è comunque BCE a prendere in autonomia questo tipo di decisioni.
Nel frattempo, a rimarcare lo scarso interesse che per il mondo cripto suscitano certe esternazioni da parte di certe autorità, il mercato continua per la sua strada, in quella che sembrerebbe essere un’ennesima giornata di movimenti laterali. Possiamo trovare tutti i principali asset del comparto anche presso operatori regolamentati dalla stessa ESMA e che non sono case da gioco d’azzardo. eToro – vai qui per testare trading automatico e non GRATUITO – è intermediario che lungi dall’essere un casinò, offre migliaia di asset, anche tra quelli che invece piacciono a Panetta e ECB/BCE.
Gioco d’azzardo, mezzo di finanziamento dei terroristi: il disco di BCE è sempre lo stesso
Gli amici se ne staranno anche per andare, ma la musica non è finita. Anzi, è sempre la stessa. Il coro di ECB conosce una sola aria – e anche se nessuno ha mai chiesto un bis, sembra non abbia alcuna intenzione di abbandonare il palco.
Questa volta – passateci l’ennesimo paragone canoro – a ricoprire il ruolo del solista è Fabio Panetta, vecchia conoscenza del mondo cripto e Bitcoin, che tra i mille problemi dell’area Euro fortunatamente per noi trova anche il tempo di dedicarsi a quella che è la più grande minaccia per l’umanità presente e futura.
Occhio, ci dice, a non cadere nel tranello di lasciare le cripto morire per conto loro – grazie Fabio, tutto bene qui, da voi? – dato che non lo faranno perché le persone avrebbero questa tendenza innata a giocare d’azzardo. E quindi servirà una regolamentazione, che – occhio anche qui – non dovrà però avere l’aspetto di una legittimazione del settore.
Un settore che, ci ricorda sempre Fabio Panetta, esiste soltanto per fare da spalla a delinquenti e terroristi.
In aggiunta, gli asset cripto non regolati possono essere utilizzati per l’evasione fiscale, per il riciclaggio di denaro, per finanziare il terrorismo e per aggirare le sanzioni.
Di queste accuse non esistono studi, non esistono prove, non esistono analisi. Anzi esistono e sono tutte in senso contrario. Ma fa niente, i tempi sono quelli che sono a Francoforte e approfittare dei fornitissimi centri studi che BCE ha a disposizione sarebbe un inutile spreco di tempo e denaro mentre l’inflazione in Europa è in doppia cifra. Perché, e chiudiamo, ricordiamoci sempre che il mandato di BCE sarebbe quello di mantenere la stabilità dei prezzi e non di indicare quali asset siano asset e quali carte di un mazzo virtuale.
Le cripto sono questione poco seria, è vero. Occupiamoci di quelle davvero pressanti
Il sito della Banca Centrale Europea non ospita soltanto il blog dal quale partono cadenzati gli attacchi a Bitcoin e criptovalute. Ospita infatti anche pagine che parlano della missione di ECB che giustificano la sua stessa esistenza.
Il principale obiettivo dell’Eurosistema è mantenere la stabilità dei prezzi, ossia salvaguardare il valore dell’euro.
Le parole non sono una nostra invenzione. Le potete leggere qui sul sito ufficiale della Banca Centrale. Per il resto ci sentiremo più tardi, perché siamo ancora alla ricerca della giustificazione di certe invasioni di campo di un ente che per sua stessa natura non dovrebbe essere politico.
E dire che con l’inflazione sopra il 10% nell’area Euro uno si aspetterebbe agitazione e mancanza di tempo libero in quel di Francoforte. E invece…
Minchia questi sono anche peggio dei meme…….che palle!!
Tutte le volte la stessa minestra.
Secondo la BCE Cripto e Bitcoin sono il gioco d’azzardo?
I casinò, i gratta e vinci, il lotto e il SuperEnalotto (in Italia), che cosa sono allora?
Centinaia di migliaia di anziani italiani perdono la loro pensione giocando a quelle diavolo di macchinette slot….ma non è un problema quello…..
Esatto…. quello non è azzardo.
Assolutamente d’accordo con entrambi. Le sale slot, con vetri rigorosamente oscurati per far perdere la cognizione del tempo a chi ci sta dentro – e per nasconderlo dalla vista di chi passa in strada – sono la vergogna del nostro tempo. Non che i gratta&vinci siano molto diversi… non pubblicare le probabilità di vittoria è una cosa da usurai. Proprio come quando in banca proponevano (propongono) investimenti rischiosi senza dire il fattore di rischio. Più o meno era così: 10% di probabilità di guadagnare il 20%; 90% di probabilità di perdere il 50% o più. Latrocini allo stato puro.
Più passa il tempo più questo paese va verso la sua fine… una fine miserevole
Dimenticavo!
Sarei curioso di sapere che cosa ne pensa a questo punto la BCE è dell’apertura al pagamento in Bitcoin nelle 1000 farmacie ucraine?
È terrorismo, è riciclaggio o che cosa?
Magari è semplicemente un nuovo metodo di pagamento!
E Lugano?
Ho letto che sempre più esercenti accettano btc, mica scemi gli svizzeri, che da quelle parti sono molto più italiani che elvetici, avranno capito che è il momento buono per fare scorte di bitcoin?
Scemi per niente direi…
No infatti!
Se vai a Lugano vivi con soli bitcoin, più che in El Salvador, garantito al limone direbbe una vecchia pubblicità. 😉👍
non mi preoccuperei per il futuro di BItcoin ma per il futuro dell’Europa che attualmente è governata per la maggior parte da persone ignoranti e soprattutto corrotte.
La Bce se sta lontana dalle crypto é meglio per tutti. Infatti sono nate per saltare le banche a piè pari.