Un token poco conosciuto è Unus Sed Leo (LEO) che però è stato inserito tra i 5 Top winners del 2022. Infatti l’anno passato ha chiuso in negativo, solo del 3,5%.
Questa percentuale, raffrontata alla media delle perdite del mercato, lo fa giustamente annoverare tra i migliori. Oltretutto fino al mese di Novembre risultava in gain su base annua, ma poi il default di FTX, ha influenzato anche LEO.
Unus Sed Leo è stabilmente da 1 anno, nella Top Twenty della Coin Market Cap. Al prezzo attuale di 3,46$ ha una capitalizzazione di 3,300 Miliardi che gli fa occupare la posizione numero 19 della CMC, ma tallonato da Cosmos che da inizio anno sta salendo.
Unus Sed Leo è un utility token all’interno del crypto exchange Bitfinex ed ha avuto una genesi particolare. Il nome deriva da una citazione latina di Esopo e significa “Uno, ma un leone” e venne ad essere emesso nel 2017 con lo scopo di finanziare il prosieguo dell’attività di Bitfinex, a seguito di un hackeraggio di fondi del 2016.
La peculiarità di LEO sta nel fatto che IFinex, la società madre di Bitfinex, ha l’obbligo di riacquisto e burn del token ogni mese, sulla base del 27% dei profitti. Su un’emissione circolante di 932,378,519.90 oggi ne sono stati bruciati 66,474,720.10 di cui 1,147.760$ negli ultimi 50 giorni.
Il 2023 per Unus Sed Leo è iniziato un po’ in sordina rispetto al resto del mercato. Ad oggi in questi primi 10 giorni, alla quotazione di 3,46$ sta perdendo circa un 3,5%. Sul seguente grafico weekly possiamo vedere che il prezzo ha intrapreso un trend discendente, partito dai massimi fatti a 6,50 a fine Giugno’21.
Dal grafico, si può osservare che un grosso spike rialzista fino a 8,20$ fatto a Gennaio’21 a seguito della notizia del ritrovamento e relativo arresto dei soggetti, che fecero il furto a Bitfinex nel 2016.
Fu una mossa speculativa un po’ anticipata da parte di molti trader, in quanto Bitfinex dichiarò che con questo recupero avrebbe utilizzato i fondi per acquistare e bruciare LEO, ma ad oggi le autorità federali americane non li hanno ancora liberati.
Sul weekly si può cogliere come il prezzo di LEO, si stia dirigendo verso un’area supportiva evidenziata con la trendline in blu, che passa a 3,335$. Questo è il livello di prezzo da cui è partito proprio lo spike rialzista di un anno fa.
Nel caso di break down di questo livello, Unus Sed Leo può perdere oltre una quindicina di punti percentuali, fino alla zona di appoggi successiva, che passa a 2,75$.
Scendendo su un grafico daily, possiamo cogliere che LEO in questi giorni sta facendo i minimi degli ultimi 12 mesi ed il primo supporto a 3,35$ dista poco meno di un 5%.
Per avere una ripartenza del prezzo LEO deve andare a rompere una serie di resistenze, con la prima a 3,80$ e poi successivamente puntare ai 4,10$. La situazione è ancora di debolezza ed anche il setup indicatori è ancora in ipervenduto, senza segnali di inversione.
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