Le quotazioni di Iota (IOT) hanno concluso un pessimo 2022 raggiungendo, proprio durante la sessione del 31 dicembre scorso, il minimo relativo degli ultimi due anni a quota 0.1210, contro dollaro USA. Si tratta di una conferma alle aspettative di espansione del ribasso che avevamo maturato con le più recenti analisi.
Per la precisione, i valori sono scesi anche oltre le aspettative, che fissavano un interessante target/livello di verifica a quota 0.1508/0.1525. A cavallo dei primi giorni dell’anno, la crypto ha testato varie volte tale livello, ma non ha mai prodotto chiusure daily più basse di 0.1594. Dobbiamo quindi ritenere che il mercato stia “avvertendo” la presenza del supporto tecnico, che è evidentemente stato sfruttato come punto di ingresso long da più di qualche operatore interessato ad accumulare.
Su grafico daily candlestick possiamo constatare come, soprattutto dal 24 dicembre in poi, si sia amplificato ulteriormente il fenomeno delle cosiddette “ombre lunghe”, su cui già ci eravamo soffermati con le analisi di dicembre. Si tratta di quegli evidenti spike ribassisti che hanno ripreso a formarsi ormai quotidianamente nella parte inferiore delle candele giornaliere.
Tali spike sono dovuti il più delle volte alla presenza di corposi ordini di ingresso che non trovano un’immediata controparte nel book. Il prezzo deve quindi effettuare un’ampia escursione per incrociare domanda e offerta, il che generalmente è sintomo di scarsa liquidità.
Su grafico a barre da 30 minuti vediamo riassunto il comportamento dei prezzi negli ultimi due mesi, e possiamo determinare con maggiore definizione di dettaglio la disposizione dei riferimenti tecnici, validi per le prossime 5-10 giornate almeno.
Consideriamo ancora attivo un segnale ribassista di fondo, per cui ci aspettiamo la ripartenza delle vendite, probabilmente già durante la settimana in corso. I prezzi si stanno infatti avvicinando alla zona delle resistenze di breve periodo, che possiamo aggiornare questa settimana a 0.1992/0.2030 ed a 0.2548/2586. Le resistenze sono i punti ove si presuppone stiano concentrandosi adesso i venditori. Costituiranno, quindi, altrettanti probabili punti di ripartenza del ribasso in caso di ulteriori recuperi.
Lo scenario prevede la tenuta delle resistenze a favore di una progressiva ripresa della debolezza, con proiezioni di tendenza che forniscono un nuovo target a 0.0870/0.0880. Una volta raggiunto tale livello, posto in corrispondenza di un interessante supporto, dovremo attendere la formazioni di segnali dai prezzi prima di effettuare nuovi aggiornamenti.
Il segnale tecnico è short su rialzi almeno a 0.1930. Lo scenario verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di rottura rialzista della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 0.2586. Mentre sono le 18.50 CET di lunedì 9 gennaio, IOT viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 0.1905 dollari, in aumento del +4.13% su base giornaliera.
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