Le quotazioni di Avalanche (AVAX) hanno raggiunto oggi nuovi massimi relativi a 16.50 contro dollaro USA, prima di flettere leggermente a causa, probabilmente, di semplici prese di beneficio. La crypto aveva raggiunto gli ultimi minimi significativi il 30 dicembre scorso a 10.58, sui livelli più bassi da luglio 2021. In quell’occasione era stato intercettato uno degli obiettivi ribassisti individuati con la nostra più recente analisi. L’ampiezza complessiva del recupero ha già raggiunto, quindi, le ragguardevoli dimensioni del +55.95% in 14 giornate.
Diciamo subito che non ci sono indicazioni chiare di esaurimento della tendenza ribassista, né tantomeno di avvio di una tendenza rialzista di lungo periodo. Possiamo tuttavia sottolineare che non ci sono neppure indicazioni di imminente esaurimento della propulsione al rialzo, in quanto si sono formati nuovi supporti che sono tecnicamente in grado di sorreggere il movimento ancora per le prossime 5-10 giornate.
Il grafico a candele giornaliere segnala un prezzo di ingresso medio, per le posizioni di tendenza aperte nell’ultimo anno, a quota 17.50. Ciò significa che una grossa fetta di operatori, quella che predilige la sola operatività “da portafoglio”, sta vedendo attualmente le sue posizioni tornare lentamente verso il pareggio, dopo almeno due mesi di rosso. Riteniamo che non ci siano quindi imminenti rischi di vendite massicce.
Poiché siamo in presenza di un contesto rialzista, su grafico a barre da 30 minuti ci concentriamo particolarmente sull’individuazione dei nuovi supporti. La tenuta dei supporti mantiene infatti attivo lo scenario già in via di evoluzione. Tali livelli si trovano adesso a 14.90/15.10 ed a 13.30/13.58, punti ove si sta concentrando l’attività dei compratori.
I supporti costituiranno potenziali punti di ripartenza del rialzo in caso di arretramenti, in particolare se entro la sessione del 20 gennaio prossimo. Le proiezioni indicano un primo obiettivo, relativamente vicino, a quota 17.86. Il target principale è posto invece in questa fase a 20.38/20.60.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 16.02. Evitiamo di acquistare da prezzi più alti, per non rischiare un teorico stop sproporzionato rispetto al potenziale profitto. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 13.30. Mentre sono le 15.39 CET di giovedì 12 gennaio, AVAX viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 15.14 dollari, in calo del -4.54% su base giornaliera.