Negli ultimi giorni abbiamo diffusamente commentato la posizione di alcuni noti legislatori USA nei confronti della nuova criptovaluta di Facebook, Libra. E, con l’occasione, abbiamo anche rammentato come numerose siano le critiche sorte in tale ambito.
Critiche che, ora, sono state confermate da Maxine Waters, democratico californiano presidente del Comitato per i servizi finanziari della Camera, durante una recentissima intervista a “Closing Bell”, trasmissione della CNBC.
Waters ha affermato l’intenzione di muoversi in modo “aggressivo e rapido” per potersi occupare di ciò che sta succedendo con il nuovo progetto di Facebook, arrivando ad affermare di essere convinto che sia il caso di fermare subito quello che Mark Zuckerberg sta facendo.
Non si tratta, peraltro, di una posizione solitaria. Da quando il social network ha effettuato l’annuncio del lancio di Libra, numerosi addetti ai lavori hanno messo in discussione le ambizioni di Facebook, sottolineandone gli evidenti problemi, e invitando il colosso americano a ritardare il progetto.
Waters ha dichiarato ulteriormente che al momento non esiste un’authority di regolamentazione che possa controllare che cosa sta realmente facendo Facebook, e che “è come avviare una banca senza dover attraversare i necessari passaggi”.
In realtà, più “aperta” sembra esser stata la posizione del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha affermato che Facebook ha discusso con numerose autorità di regolamentazione in tutto il mondo, supervisori e altre parti attive, condividendo i propri piani. Non si tratta dunque di un progetto misterioso, dunque, ma comunque in grado di suscitare ben più di qualche campanello d’allarme nei banchieri.
Per il momento, un portavoce di Facebook si è limitato ad affermare che la società è impaziente di rispondere alle domande dei legislatori, ma che comunque il processo di sviluppo andrà avanti. Difficile comunque che possa arrivarsi a una contrapposizione netta tra le due parti, vista anche la posta in gioco.
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