Le quotazioni di Chainlink (LINK) hanno raggiunto oggi nuovi massimi relativi a 6.43 nel cambio contro dollaro USA. La crypto ha già recuperato quasi un +20% dai minimi del 31 dicembre scorso a 5.39 ma, se osserviamo il grafico a candele settimanali, possiamo vedere come l’intero movimento di rialzo si stia sviluppando già dalla metà di dicembre, a partire da quota 5.01.
Anche Chainlink, quindi, ha rispettato la tempistica generalizzata che vede quasi tutto il mercato crypto in recupero proprio dai minimi di dicembre. Nel caso specifico, tali minimi erano stati toccati su livelli che non si vedevano da luglio 2020, per cui LINK era stata una delle crypto più colpite dalla pesante ondata di vendite dell’ultimo bimestre 2022.
L’altra indicazione interessante che ci viene fornita dal grafico a candele weekly è quella relativa alla forma di tutta l’oscillazione, da maggio dello scorso anno fino ad oggi. Apparentemente, la crypto è inserita in un vasto range di natura laterale, la cui parte superiore è posta fra 9.44-9.62 e la parte inferiore fra 5.01/5.30. Da un punto di vista esclusivamente tecnico, non ci sono motivi per cui LINK non possa puntare quest’anno ad un ritorno sulla parte superiore del range.
La nostra politica rimane comunque quella del “facciamo un passo alla volta”. Su grafico a 30 minuti vediamo come l’attuale rialzo sia sorretto – con riferimento al breve periodo – da supporti che possiamo localizzare a 6.14/6.16 ed a 5.87/5.89. In corrispondenza di tali livelli si sta concentrando attualmente l’azione dei compratori.
Entrambi i supporti costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti, in particolare se entro la metà della prossima settimana (mercoledì 18 gennaio). Le proiezioni forniscono un target rialzista a 6.88/6.90, virtualmente raggiungibile nel giro di 5-10 giornate. Il target è posto in corrispondenza di una forte resistenza, da cui sarà opportuno attendere indicazioni prima di procedere a nuovi aggiornamenti.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 6.25. Vogliamo evitare di intervenire a mercato con un rapporto teorico fra rischio/beneficio non sufficientemente favorevole; ci sottraiamo quindi dall’acquistare a prezzi più alti. Lo scenario tecnico descritto verrebbe stoppato solo dall’eventuale sfondamento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 5.87. Quando sono le 17.21 CET di venerdì 13 gennaio, LINK viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 6.33 dollari, in calo del -0.94% su base giornaliera.
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