È tutto pronto per Shibarium, o almeno per la beta del layer 2 che dovrebbe contribuire a rinsaldare l’hype intorno al meme token più famoso e scambiato di sempre, forse secondo soltanto a Dogecoin in questo particolare segmento. Si parte con una beta, ma quando?
A breve, molto a breve, almeno stando ad un lungo post pubblicato sul sito ufficiale del progetto, che si è preso del tempo anche per spiegare quale sarà il funzionamento di massima di questo nuovo ingranaggio della macchina Shiba Inu.
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La notizia del momento, almeno per gli appassionati di Shiba Inu Coin è la seguente: ci siamo quasi per Shibarium, che tra poco dovrebbe essere pubblicato, almeno in versione beta, affinché tutti possano utilizzarlo, capirne le potenzialità e anche aiutare a segnalare eventuali bug.
Chiediamo alla community di essere comprensiva, questo rilascio per fasi non è un problema di quando, ma un problema di sviluppo corretto di Shibarium e di introduzione responsabile dello stesso. Non chiedeteci quando, perché la risposta sarà “presto”.
Qualcosa che avevamo già sentito qualche giorno fa, che però conferma il fatto che dovremmo essere agli sgoccioli di un’attesa durata parecchio e che continua a far montare l’hype, dato la rilevanza del progetto. Dopo l’invito alla calma, ci sono però particolari piuttosto succosi, alcuni dei quali conosciuti, altri meno.
Sarà un layer 2 su rete Ethereum che sarà utilizzato dai token $SHIB $LEASH e $BONE. L’obiettivo dichiarato è quello di avere transazioni maggiormente scalabili, più veloci e con fee più basse. L’obiettivo sarebbe inoltre quello di avere una base infrastrutturale anche per gaming e metaverse.
Si tratterà di un’autentica rivoluzione, ci dicono dalla regia. L’abbassamento radicale delle fee – che in realtà oggi però anche su Ethereum viaggiano su livelli molto più bassi della fase di lancio di $SHIB – aiuterà a poter sviluppare nuove soluzioni anche per i NFT.
Viene inoltre confermata la presenza di $BONE come token nativo di questo sotto-ecosistema. Sarà utilizzato per pagare le transazioni e anche per offrire ricompense a validatori e a chi delegherà il proprio stake. Sono inoltre stati riservati 20 milioni di token per retribuire i partecipanti al network.
La rivoluzione in termini infrastrutturali per Shiba Inu Coin colpirà anche ShibaSwap, l’AMM gestito direttamente dal progetto e che fino ad oggi non ha avuto grande successo.
Il lancio su Mainnet di Shibarium include piani per l’integrazione di ShibaSwap nella piattaforma per un accesso più facile agli strumenti e alle funzioni, e per permettere agli utenti e ai validatori di accedere a liquidità e staking in modo efficiente.
Qualcosa che dunque dovrebbe migliorare anche l’utilità di questo scambio interno a Shiba Inu Coin e, perché no, a rendere più utili tutti i token che fanno parte di questo ecosistema. Token che contro ogni aspettativa delle cassandre hanno confermato di poter resistere anche a fronte di un inverno cripto che non sta facendo sconti a nessuno.
Peccato non avere una data. Ma potremo aspettarla facendo montare l’hype anche per $TREAT, che sarà utilizzato come meccanismo di incentivo per le pool di liquidità. C’è tanto, durante il bear market a bollire nella pentola di Shiba Inu Coin.
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