Le quotazioni di NEO (NEO) stanno attraversando una fase di stabilizzazione nel cambio contro dollaro USA. Da tre sedute i prezzi si limitano ad oscillare nel range relativamente stretto compreso fra 7.43 e 8.08, senza riuscire ad assumere direzione.
La stabilizzazione in corso va interpretata come provvisorio consolidamento del mercato in seno alla tendenza rialzista che sta proseguendo dai minimi dello scorso dicembre, toccati a 5.96, sui valori più bassi da quasi tre anni. La crypto si è quindi solo avvicinata alle proiezioni ribassiste fornite con l’analisi di fine novembre, che fissavano un primo obiettivo a 5.86. Con l’inizio del nuovo anno ed il ritorno di interesse attorno alle valute digitali, che avevano ormai, in generale, raggiunto livelli di forte sconto, anche Neo si è accodato alla ripresa che sta coinvolgendo l’intero mercato.
Su grafico a scansione settimanale possiamo identificare il principale elemento tecnico da tenere in considerazione per l’analisi. Si tratta della rottura rialzista, avvenuta a metà gennaio, dell’ex livello di resistenza di medio/lungo periodo passante per quota 7.35. Il quadro rialzista ha già quindi effettuato un “upgrade” verso proiezioni in area 9 dollari. Riteniamo però che, prima di effettuare l’allungo in direzione di tale livello, i prezzi debbano sviluppare ulteriormente la fase di consolidamento già in essere.
Come possiamo visualizzare su grafico a barre da 30 minuti, infatti, attualmente il grosso dei compratori sta piazzando ordini di acquisto in corrispondenza di quota 6.71/6.77, sede del supporto principale di breve periodo. Si tratta di un livello relativamente lontano, che quindi lascia margini al mercato per un provvisorio ripiegamento che costituirebbe, comunque, occasione di acquisto.
Un ulteriore supporto è individuabile fra 7.27/7.35. Entrambi i riferimenti tecnici menzionati costituiranno punti di probabile reazione in caso di arretramenti, particolarmente se entro l’ultima settimana di gennaio. Le aspettative sono di allungo fino a 8.93/8.99 nel corso delle prossime 2-4 settimane, quindi, virtualmente, entro la metà di febbraio. Sulla strada per tale obiettivo è posto un target intermedio sulla resistenza di quota 8.38/8.40, da cui potrebbero scattare provvisore prese di beneficio.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 7.57. Lo stop per il quadro descritto scatterebbe solo nell’eventualità di cedimento del secondo supporto, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 6.71. Mentre sono le 19.56 CET di lunedì 16 gennaio, NEO viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 7.53 dollari, in calo del -2.84% su base giornaliera.
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