Altro segnale di crisi per Digital Currency Group – il conglomerato che controlla Coindesk, Grayscale e Genesis. Il gruppo ha inviato ieri una lettera agli azionisti affermando che non saranno distribuiti dividendi al fine di preservare liquidità, che potrebbe essere cruciale per il futuro, anche di breve periodo, del gruppo.
Un passaggio che in molti avevano previsto e che è segnale inequivocabile della grande crisi di liquidità (e forse peggiore di quanto si era preventivato) che ha colpito il gruppo a partire dal fallimento di FTX, goccia che ha fatto traboccare un vaso già non al meglio delle condizioni.
Il mercato cripto sembra avere però già scontato ampiamente questa situazione di crisi che si avvicina all’irreversibilità. Un mercato cripto in un eccellente stato di forma e sul quale possiamo investire anche con eToro – vai qui per ottenere un conto di prova gratuito con TRADING AUTOMATICO – intermediario da 78+ crypto asset a listino e con strumenti unici, anche per chi vuole copiare i più bravi del mercato.
Digital Currency Group: no dividendi, la crisi pesa sugli azionisti
La lettera è di quelle che nessun azionista vorrebbe mai vedersi recapitare. A scriverla è DCG o Digital Currency Group, conglomerato in grave difficoltà in particolare con una delle sue controllate, Genesis. La lettera preannuncia l’interruzione della distribuzione di dividendi, in una mossa tesa a preservare il buono stato di salute finanziaria (per molti però già compromesso) e quella liquidità che sarà necessaria per affrontare il momento più duro dalla nascita del conglomerato.
In risposta alle attuali condizioni di mercato, DCG si è concentrata nel rafforzamento del suo bilancio riducendo le spese operative e preservando liquidità. Per questo abbiamo deciso di sospendere i dividendi trimestrali di DCG fino a nuove notizie.
Questo il sunto della lettera che il gruppo ha recapitato agli azionisti, per una situazione che secondo i più pessimisti sarebbe già compromessa oltre qualunque possibilità di recupero. La situazione maggiormente compromessa sembrerebbe essere quella di Genesis, divisione dedicata a prestiti e crediti cripto, che è stata recentemente al centro di una guerra tra DCG e Gemini, uno degli exchange più utilizzati al mondo, i cui clienti hanno sulla piattaforma di DCG (e con l’impossibilità di prelevarli) circa 900 milioni di dollari.
Una situazione che va ad aggiungersi a quella degli altri creditori, con il gruppo di Barry Silbert che non sembrerebbe essere in grado di recuperare liquidità per far fronte agli obblighi nei confronti dei creditori.
Il vero grande malato del mondo cripto
In diversi continuano a parlare di fallimenti all’interno dello spazio cripto, fallimenti che si spera dovrebbero poi andare a chiudere una stagione pessima per la tenuta dei grandi player. Il grande malato, o meglio l’indiziato principale al momento è proprio Digital Currency Group, che presto potrebbe trovarsi i creditori alla porta e provare a vendere qualche pezzo pregiato.
Gli occhi di tutti, anche se ne parlano poco apertamente, è sul Trust Bitcoin di Grayscale, un trust che detiene la più alta concentrazione di Bitcoin al mondo e che frutta ricche commissioni a DCG. Commissioni che i clienti stanno iniziando a contestare e che sono sotto attacco anche da parte di Valkyrie.
Si preannunciano mesi frizzanti, pur con una certezza: il mercato cripto sembrerebbe essere in grado di far fronte anche a questa ennesima crisi per uno dei suoi operatori più conosciuti. Un messaggio forte per la ripresa di cripto e Bitcoin.